NFC South

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New Orleans Saints

 

Best pick: Nick Toon, WR Wisconsin

Con la partenza di Robert Meachem, i Saints puntellano il parco ricevitori selezionando al 4° Round il figlio del celebre Al Toon. Il prodotto da Wisconsin è dotato di ottime qualità atletiche e tecniche che lo rendono un target affidabile nelle open formations.

Questionable move:  Akiem Hicks, DT Regina

E’ il pick che lascia più perplessità sul draft di New Orleans. Malgrado le eccellenti doti fisiche che gli hanno consentito di dominare col proprio college, la chiamata al 3° Round (prima scelta disponibile per i Saints in questo draft) sembra troppo alta.

Third-day gem: Marcel Jones, T Nebraska

Selezionato con l’ultimo pick del draft,questo prospetto aggiunge fisico e profondità in uno spot dove, nell’ultima stagione, i Saints hanno faticato per via degli infortuni. Jones ha le qualità fisiche per competere un posto a roster, come back-up di Jermon Bushrod.

Overall analysis:

Privo delle prime due scelte (trade e sanzioni in seguito al bounty scandal), il draft di New Orleans non è servito ad aumentare la competitivà del roster, bensì a dare profondità ai reparti con maggiori needs. La qualità del roster rimane comunque intatta grazie ad una free agency di alto livello.

Grade: C

 

 

Atlanta Falcons

 

Best pick: Peter Konz, C Wisconsin

E’ stato salutato dai Falcons come un buonissimo pick. Versatile, può essere impiegato anche come guardia, qualche infortunio di troppo lo ha fatto scivolare fino al secondo round.

Questionable move: Peter Konz, C Wisconsin

Due i nomi che danno adito a dubbi e uno è lo stesso Konz. Se il talento è ottimo, lo stesso non si può dire del quadro clinico: coaguli di sangue nei polmoni nel 2008, continue distorsioni alle caviglie nel 2009 e 2010, 3 partite saltate nel 2011 per slogatura. L’altro nome è Lamar Holmes, OT da Southern Miss, definito non pronto per i PRO.

Third-day gem: Jonathan Massaquoi, DE Troy

Un DE da pass rush, ma il sospetto generale è che lo si voglia trasformare in un OLB. I rookie test parlano di scatti micidiali, poco potente ma dotato di grandissima agilità. Non è particolarmente alto ma pare avere un’estensione di braccia che i QB tendono a ricordare malvolentieri.

Overall analysis:

Draft che pare non essere piaciuto a coach Smith. Inizialmente si inseguivano altri nomi, dati per persi entro metà del 2° giro, e invece clamorosamente ancora a disposizione. Un nome su tutti quello di Zebrie Sanders, OT da Florida St., preso poi dai Bills solo al 5° Round. Si è invece deciso di assecondare un ipotetico piano B senza provare quello primario. Inoltre i needs di Atlanta erano in altri ruoli, come LB e TE ma si è scelto di andare sulla sola OL, reparto che ha dato molti grattacapi al QB Ryan nella passata stagione.

Grade: C

 

Carolina Panthers

 

Best pick: Luke Kuechly, LB Boston College

Gli analisti lo hanno definito il “Clark Kent” della NFL. Sempre gli stessi dicono di lui essere il miglior LB draftato di sempre! Dovrà davvero fare il Superman perché il tallone di Achille di Carolina è stato spesso il vedersi annullato il vantaggio creato dal dinamismo del QB Newton.

Questionable move: Brad Nortman, P Wisconsin

Il mercato offriva sicuramente di meglio, come ad esempio Bryan Anger da California. Evidentemente coach Rivera non ha ritenuto il Punter un need necessario, ma allora perché sprecare una compensatory selection? Pare l’unico anello debole del Draft dei Panthers.

Third-day gem: Josh Norman, CB Coastal Carolina

Il suo nome è stato accostato a quello di giocatore atleticamente eccezionale. Ottimo player da cui i Panthers si aspettano miglioramenti nei turnovers. Può essere la scelta giusta da affiancare proprio a Kuechly. Need indispensabile per Carolina.

Overall analysis:

Lo scorso anno molti furono i commenti negativi sul draft di Carolina. La realtà dei fatti è che i Panthers nella seconda metà di campionato hanno giocato un football solido, e gli innesti di questo Draft vanno a coprire perfettamente, sulla carta, i bisogni della franchigia. Si punta alla Division.

Grade: B+

 

 

Tampa Bay Buccaneers

 

Best pick: Doug Martin, RB Boise State

Senza alcun dubbio il pezzo forte messo a segno da Coach Schiano e dal GM Dominick è il RB dei Broncos . Non è un segreto che Schiano voglia impostare un gioco di corse che non implichi il solo LeGarrette Blount, il quale non aveva nascosto un certo malcontento sull’ipotetico arrivo di Richardson.

Questionable move: Pass on Claiborne

Come prima scelta ci si aspettava uno tra questi due nomi: il RB T.Richardson o il CB M.Claiborne. Una volta perso Richardson ad opera dei Browns, la dirigenza ha preferito bypassare anche Claiborne rifiutando un accordo con Minnesota. Forse ritenuto un presuntuoso dopo aver volutamente sbagliato i Wonderlic test. E forse un errore, perché il talento è indiscutibile, ma Schiano non ama le “teste calde”.

Third-day gem: Drake Dunsmore, TE Nortwestwern

Ultima scelta del draft, probabilmente una pedina invece fondamentale nei terzi down. Può partire da diversi ruoli tra cui appunto il TE e il FB. Ottimo per creare confusione laddove i Bucs erano troppo “leggibili” e spesso costretti ad affidarsi al braccione di Freeman come ultima chance.

Overall analysis:

Complessivamente un buonissimo draft, tenuto conto che tutto ruota attorno ad un coaching staff nuovo di zecca. Schiano è un “disciplinatore” e i suoi tagli al roster non sono passati inosservati. Si è ragionato, pianificato e proseguito per needs, soprattutto per ricreare una squadra che negli ultimi anni ha tagliato teste molto importanti sostituendole con dei rookie allo sbaraglio.

Grade: A-