Alonso e la remuntada

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Si è chiuso il week end di Valencia con una fantastica vittoria di Alonso e della Ferrari, e di conseguenza la conquista della vetta temporanea del campionato. Una vera impresa, se si considera da dove partiva lo spagnolo in griglia: 6^ fila! Lo stesso Montezemolo, presente ai box sabato dopo le qualifiche, aveva esternato parecchia preoccupazione in ottica di gara, senza considerare alcuni elementi che avrebbero giocato a loro favore. Vale la pena fare l’elenco e mettere tutto nero su bianco, e magari rileggerselo a fine campionato…

1)      Nello specifico del GP di Valencia, le vetture erano (quantomeno in tutte le prove libere) raggruppate in un fazzoletto. Ne consegue che anche partire indietro non era un grosso handicap, e questo perchè…

2)      … se si parte oltre la 10^ posizione in griglia, si può fare una scelta diversa di gomme rispetto alla top10 che obbligatoriamente deve montare gli pneumatici usati nel Q3 delle qualifiche.

3)      Se guidi una Ferrari hai una vettura con un sistema di partenza infallibile, e infatti Fernando dopo il 1° giro transita ottavo mettendo a segno i primi 3 sorpassi della gara.

4)      Se ti chiami Alonso, oltre ad una bravura comprovata da 2 titoli mondiali, possiedi anche una fortuna non indifferente…

5)      Se come antagonista in gara poi hai una McLaren, don’t worry, tanto i meccanici del team inglese puntano al premio “Fantozzi 2012”. Questa volta lasciando cadere la vettura da un cavalletto guasto prima che le gomme fossero avvitate.

6)      Se nei dintorni di Hamilton si trova Maldonado (oppure Massa…), tranquillo, ci penserà lui a dimostrargli il suo “affetto”.

7)      Se dietro c’è Grosjean nessun problema, tanto quando non si scontra con nonno Schumacher ci pensa la sua Lotus-Renault a piantarlo per strada.

8)      Se invece c’è Raikkonen dormi tranquillo, perché malgrado la grinta, il guizzo vincente lo ha lasciato da qualche parte in Finlandia, che con oltre 10 mila laghi in cui cercare…

A tutto questo è necessario aggiungere altri 2 punti che valgono solo (col senno di poi…) per questo circuito:

9)      I commissari di gara hanno chiuso spesso non 1 ma tutti e 2 gli occhi, se non addirittura colpevolizzando gli innocenti, come nel caso di Bruno Senna, tamponato da Kobayashi e punito con un passaggio lento in corsia.

10)  Siccome alla fine ha vinto Alonso (quasi giustamente, visto il passo imperiale di Vettel tradito dalla vettura mentre era in testa), ed essendo in Spagna, non importa se il pilota asturiano si sia fermato a raccogliere una bandiera iberica che per regolamento sarebbe vietato, ne tantomeno che la procedura di premiazione abbia subito un brusco rallentamento, anch’esso in passato contestato con multe salatissime. Ma qui ci si ricollega al punto 4) paragrafo 2…

Ma Alonso non ha certo rubato nulla, anzi. In realtà ci sarebbe da “guardare storto” verso la FIA, soprattutto per la tempestività nel comunicare l’entrata in pista della Safety Car. Se infatti la vettura di sicurezza fosse uscita dai box con la stessa tempestività con cui è apparso il messaggio a video, Sebastian Vettel vi si sarebbe trovato subito dietro, e questo sarebbe stato decisamente penalizzante per il tedesco, perché nel frattempo gli altri erano talmente indietro da avere tutto il tempo di mettere la freccia a destra ed entrare in corsia box. Vettel accodandosi, si sarebbe ritrovato incredibilmente ultimo! Beninteso, è stato giusto così, visto il vantaggio che Sebastian si era creato, ma se la regola dice che la Safety Car deve precedere  il capofila, allora questo vuol dire che Maylander, pilota della Safety Car, ha decisamente dormito… A tutto ciò si somma la follia di dare bandiera verde nel punto esatto dove i commissari stanno ancora spingendo a lato una vettura, e la comunicazione di inchiesta su Hamilton, reo di aver sorpassato in regime di bandiere gialle. Peccato che fosse Raikkonen…

Ma niente di male, considerato che lo stesso Hamilton si ritroverà poi invischiato nel già citato incidente con Maldonado. Punti buttati alle ortiche per Lewis, e il sospetto che il nervosismo, dovuto alle maldestrie dei meccanici e alle mutevoli prestazioni delle Pirelli, abbia giocato un brutto scherzo al pilota McLaren. Via libera a Raikkonen per il 2° gradino del podio e per Schumacher che nemmeno si era accorto di aver agguantato il 3° posto.

La cavalcata di Alonso ha spostato l’attenzione dalla bruttezza del circuito di Valencia. Televisivamente parlando, da nessuna delle inquadrature emerge alcunché di bello. Solo muretti e reti di contenimento. Sullo sfondo palazzi in tipico stile milanese. Insomma è, e resta, il circuito più brutto del campionato. Prossima fermata Silverstone. Si torna a respirare la vera storia delle corse.