OTA AFC East

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Miami Dolphins

 

Come già accaduto nel 2008, la ricostruzione parte dal ruolo di Quarterback, che vede nettamente in vantaggio come starter Matt Moore, forte delle buone prestazioni fornite nella seconda parte della stagione 2011 e dell’ottima forma con la quale si è presentato agli OTA. Destinato a fargli da back up, il veterano David Garrard, mentre per ora Tannehill prova, sbaglia e impara.

In assenza di Reggie Bush, è stato invece l’altro rookie, Lamar Miller, RB, ex stella dei Miami Hurricanes a brillare. Il rookie B.J.Cunnigham, selezionato al 6°giro da Michigan State, si è subito messo in luce nel ruolo di WR, ruolo apparentemente congestionato di giocatori ma orfano di quel leader naturale che era Brandon Marshal. In questo senso va letta l’acquisizione nelle ultime ore di Chad Ochocinco.

Numerosi gli assenti, il CB V.Davis, la Guardia Feinga e i RB Messam e Gray. Qualche problema fisico anche per il WR Hartline e per il CB Marshall che ha costretto entrambi ad allenamenti limitati. In luce in difesa le safeties Reshad Jones e J.Wilson. Per ora la depth chart vede Jones e Clemons come starters e Culver e Wilson pronti ad entrare.

 

Buffalo Bills

 

Dopo la ricca offseason i Bills cominciano a raccogliere le prime confortanti impressioni dal camp.

Mario Williams ha immediatamente impressionato i compagni, prestandosi a interpretare entrambi i ruoli di end. Dareus spostato al centro della nuova 4-3 promette di incidere tremendamente negli equilibri del reparto.

Alle loro spalle Sheppard sembra aver ipotecato il ruolo di MLB, potendo tornare alle certezze della sua carriera di collegge a LSU. Destinato ad essere protagonista è certamente Stephone Gilmore. Il CB sembra aver già scalato le gerarchie del roster, dimostrando una naturale versatilità nell’interpretare sia le situazioni di copertura che quelle di pressione sul QB.

L’arrivo di Vince Young non ha invece cambiato le prospettive di Fitzpatrick, che si conferma partente. In attesa che Steve Johnson recuperi dall’ultimo infortunio, la lotta per il ruolo di opposto pare premiare Donald Jones, mentre Nelson e Chandler dovrebbero monopolizzare le traiettorie interne. TJ Graham non ha ancora sottoscritto il contratto, ma in allenamento ha già fatto vedere di poter essere una scheggia impazzita. Positive infine le sensazioni che sta offrendo Cordy Glenn, pienamente in corsa per il ruolo di Left Tackle.

 

New York Jets

 

Luci e ombre per i Jets durante gli OTA.

Poco confortante in particolare è stata la prestazione del reparto offensivo, messo pesantemente in imbarazzo dai compagni della difesa. Sanchez non sembra rischiare il posto da titolare, ma il motivo pare stare più nelle difficoltà di Tebow che in un suo miglioramento. La controversa assenza di Santonio Holmes, ha consentito al rookie Stephen Hill di brillare tra i ricevitori. Convincente in particolare è la sua peculiare abilità di creare separazione rispetto al CB. Da rivedere è invece la linea offensiva, che deve però fare i conti con diverse defezioni per infortunio.

Solida prova della difesa, turbata solo dal caso Revis, alle prese con un problematico rinnovo contrattuale. Il volto nuovo sembra essere quello di Demario Davis. Il rookie scelto al terzo giro, ha già conquistato Rex Ryan, che si è avventurato in un pesante paragone con Ray Lewis. Il fiato sul collo del giovane linebacker ha comunque stimolato la reazione dei veterani, che hanno dimostrato una condizione già eccellente.

 

New England Patriots

 

Diversamente dalle ultime stagioni l’attenzione dei media per il camp dei Patriots è stata in gran parte dedicata al reparto difensivo.

Nel novero delle certezze si candida Dont’a Hightower, che pare avere già sconfitto la concorrenza di Ninkovic per il ruolo di SLB. Ottime sensazioni ha fornito anche Chandler Jones, sebbene sul posto di end di destra permanga lo spettro di Andre Carter. Importante anche la prova di Alfonzo Dennard, che dal settimo giro del Draft ha posto un’importante ipoteca sulla permanenza nel roster definitivo.

Indicazioni meno certe sono arrivate invece dall’attacco, soprattutto a causa dei numerosissimi infortuni. Sul campo la questione più interessante è stata l’accesa concorrenza nel reparto corse. Perduto Green-Ellis, grande è l’attesa per la conferma di Ridley e Woodhead, sui quali incombe però Shane Vereen, appiedato lo scorso anno da una sequela d’infortuni. Ancora alla ricerca della giusta quadratura è la linea offensiva, dove Solder è la principale garanzia per un complicato ricambio generazionale.

 

 

Articolo realizzato con la collaborazione di Massimiliano Matarazzo (Miami Dolphins).