Il Big Ben ha detto… forse!

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Un’idea bizzarra, sempre nuova e fresca, eppure vecchia quasi quanto la storia delle corse. Perché non è la prima volta che qualcuno prova a lanciare l’idea di portare la Formula1 a casa della Regina Elisabetta, ma è la prima volta che appare un progetto in piena regola, corredato di immagini e video che illustrano l’intero percorso londinese.

L’idea questa volta l’ha partorita il Banco Santander, che ha commissionato uno studio di fattibilità col beneplacito di Mister Formula1, ovvero Bernie Ecclestone. E proprio Bernie ha voluto stupire l’intera Inghilterra promettendo di patrocinare l’evento di tasca propria. 40 milioni di Euro!

E qui tutto prende una sfumatura di quel tipico “grigio fumo di Londra”. Perché il solo fatto che Ecclestone metta sul tavolo dei soldi invece di pretenderli, di per sé già rappresenta un traguardo utopico! Certo, l’indotto sarebbe comunque faraonico, ma decisamente impensabile. Allo stesso modo gli scogli da superare sarebbero comunque tanti, forse troppi. In primis perché un circuito lungo oltre 5 km nel centro di Londra porterebbe con se un sacco di problemi logistici. Non si parla solo del Circus iridato, fatto di bilici e lustrini, ma soprattutto dell’organizzare una città che nella migliore delle ipotesi resterebbe “congelata” per non meno di 4 giorni.

Sebbene 40 milioni di Euro tutto possano, ci sarebbero altri punti di domanda che avrebbero bisogno di risposte. I punti salienti toccati nel progetto sono quanto di più conosciuto nella meravigliosa città britannica, con la griglia di partenza posta direttamente sul Mall, il lungo viale “rosso” che collega Trafalgar Square e la Colonna di Nelson a Buckingham Palace. Ma nel progetto si attraversa anche Piccadilly, Wellington, si costeggia il bellissimo St.James’s Park, un salutino al Big Ben e al Parlamento, e persino uno sguardo al Tamigi. Troppa carne al fuoco. Appare più un giro turistico da fare a cielo aperto che non un circuito automobilistico.

Sebbene i tabloid inglesi abbiano dato pieno risalto alla notizia, sono arrivate anche delle docce fredde sia dai giornali, sia da alcuni personaggi ben noti all’ambiente delle corse. Due su tutti sono il “Re senza corona” Stirling Moss, e l’invece incoronato Damon Hill. Per entrambi il parere negativo è categorico, con Moss che ricorda come il fantomatico London Grand Prix fosse già stato strombazzato ai suoi tempi, sul finire degli anni ’50, e che da allora non c’è stato decennio in cui non se ne sia quantomeno fantasticato. Ma soprattutto i reporter anglosassoni mettono in evidenza il curioso tempismo di Ecclestone, in pieno scandalo sulla vicenda della vendita dei diritti televisivi che potrebbe costargli, nella peggiore delle ipotesi, una visitina alle patrie galere di sua maestà.

120 mila persone potrebbero assistere al primo GP londinese, se tutti questi tasselli andranno al posto giusto, e in piena recessione economica c’è soprattutto da sperare che lo stesso Banco Santander continui a godere di buona salute finanziaria.