AFC Week 3 Review

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La terza giornata di campionato elegge con merito la regina indiscussa dell’AFC. La corona, per questo inizio di stagione, va ai Texans, unici a punteggio pieno e trionfatori sullo scomodo campo dei Broncos. Alle loro spalle regna il caos, tra polemiche, recriminazioni e infortuni, in attesa che il Commisioner Roger Goodell metta fine all’imbarazzante questione dello sciopero arbitrale.

Quella di Houston nell’AFC SOUTH potrebbe essere già la fuga giusta verso il titolo divisionale, potendo contare non solo sulla propria strapotenza offensiva, ma anche su un novero di avversarie decisamente sottotono, lontane già due partite dalla vetta. I texani, in una giornata dove Foster e Tate non graffiano, ritrovano il miglior Matt Schaub, per l’occasione crudele giustiziere delle povere secondarie di Denver. Escluso un rilassamento nell’ultimo quarto, anche la difesa risponde all’appello, limitando al minimo le opzioni dei padroni di casa, ed evidenziando le incomprensioni che ancora distanziano Manning dai suoi ricevitori.

 La rocambolesca sconfitta interna dei Colts al cospetto dei non irresistibili Jaguars, testimonia la costante crescita di Luck, ma anche i tanti interrogativi che circondano il nuovo progetto di Indianapolis. La difesa concede a Jones-Drew 177yd di corsa, e nel finale si fa sorprendere in profondità da un Gabbert fino a quel punto non pervenuto. Grossa incognita è anche la linea offensiva, fallosa e pressoché ininfluente a livello di blocchi, riducendo il gioco di corse a uno stillicidio di guadagni minimi.

Sorprendente svolta positiva è quella accaduta domenica ai Titans, in grado di piegare gli ambiziosi Lions. Locker continua a cercare la continuità, alternando cose buone a momenti di blackout, mentre Chris Johnson rimane l’oggetto misterioso della franchigia, troppo brutto per essere vero. Principali protagonisti del successo sono però stati gli special team e la difesa, in grado di realizzare tre TD, consentendo a Tennessee di resistere alla rimonta ospite e chiudere il match all’overtime.

Vincitori in trasferta, ma accomunati da pesanti infortuni sono Bills e Jets. I bisonti passano con autorità a Cleveland, sfoggiando una delle migliori linee offensive della lega, tanto da non subire eccessivamente la pesante perdita di CJ Spiller, e concedendo a Choice di sfiorare le 100yd di corsa. Un Fitzpatrick tornato ai livelli del 2011 completa il quadro offensivo, lasciando a una solida difesa il compito di gestire gli sterili attacchi dei Browns. Giornata da ricordare per Mario Williams, che mette a segno il primo sack dell’anno, cominciando a ripagare l’onerosa fiducia concessagli da Buffalo.

I Jets soffrono il grave infortunio di Darrelle Revis, fuori per la stagione, ma riescono a espugnare il campo dei Dolphins, mantenendo immacolato il record divisionale. Partita che si risolve solo nei minuti supplementari, sancendo la netta superiorità delle difese sugli attacchi. Modesta la prova di Sanchez, così come povero è il contributo del gioco di terra, ma l’infortunio di Bush e la disgraziata giornata di Carpenter, consentono ai newyorkesi di portarsi in testa alla EAST.

Ricordando le pesanti sconfitte di Steeleers e Patriots, costellate di furenti polemiche arbitrali, ci soffermiamo invece sugli incroci di conference, che hanno visto l’AFC raccogliere più di quanto ci si potesse attendere. Già detto dei Titans, vanno sottolineate le inattese vittorie di Bengals e Chiefs, che abbattono a domicilio Redskins e Saints, mentre sciagurata è la caduta dei Chargers tra le mura amiche al cospetto dei Falcons.

Cincinnati dimostra quanto consolidata sia la crescita del suo progetto tecnico, smentendo quelli che avevano bollato come casuale la wild card conquistata nella passata stagione. Il trionfo di Washington passa attraverso una prova sontuosa dell’asse Dalton-AJ Green, che avvilisce l’aggressiva difesa di casa, sopperendo all’opaca prova di Green-Ellis. Il capolavoro però lo fa la difesa, che riporta sulla terra Robert Griffin, decisamente più efficace nelle vesti di RB aggiunto, costringendolo a tre fumble e sei sack.

La stagione dei Chiefs pareva destinata a un inglorioso tracollo, soprattutto dopo le due disastrose sconfitte iniziali, ma il sacco di New Orleans può restituire nuove ambizioni a Cassel e compagni. L’attacco vive della giornata devastante di Jamaal Charles, che sfonda il muro delle 200yd corse, rimanendo un rebus irrisolvibile per la modesta difesa dei Saints. La difesa deve subire il gioco aereo di Brees, ma limita al minimo le corse e l’errore di Hartley in OT, può essere considerato un premio alla costanza.

Finisce invece in casa la striscia vincente dei Chargers, piegati senza pietà da Atlanta. La cattiva giornata di Rivers condiziona tutto il reparto offensivo, che può però consolarsi col discreto ritorno di Ryan Matthews. Poca resistenza oppone invece la difesa, castigata per cielo e per terra senza soluzione di continuità.