Finalmente Andy Murray

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Per l’ennesima volta la programmazione degli ultimi giorni è andata completamente farsi benedire per il solito maltempo che oramai da “n” anni (n+1 l’anno prossimo) imperversa nella seconda settimana di torneo A Flushing Meadows.
Nonostante i tennisti, gli allenatori, i normali appassionati e alla fine tutti, sì tutti,  si fossero schierati contro questa trovata puramente televisiva, sono serviti un po’ di anni di forze esterne non ponderabili e modificabili o di natura divina che dir si voglia (quali la pioggia e i temporali) per mettere finalmente fine al nonosense tennistico di far disputare le due semi maschili e quella femminile al sabato, idea già col bel tempo quasi impossibile e idea che ha costretto troppe volte a finali menomate dal lato maschile e soprattutto dal lato fisico il lunedì.
Per una volta il torneo più votato al dio soldo ha ceduto il passo alla natura: la natura dell’uomo e natura in quanto elementi naturali.
Rimarrà irrisolto il problema copertura ancora per molti anni, ma vedremo almeno partite con più senso.

MASCHIETTI
Un torneo iniziato sotto la funeste dichiarazioni di assenza forzata di Nadal dal mondo del tennis, fino al 2013 sembra, e che non ha regalato grosse sorprese fino ai quarti direi, a parte l’eliminazione di Tsonga.
E’ stato bello rivedere James Blake al terzo turno, triste e penoso vederlo preso a randellate da Raonic.  Triste anche vedere abbandonare il tennis a Roddick, probabilmente mai stato il migliore tennista, ma il migliore al microfono da tanti anni: andate su youtube a vedere qualche conferenza stampa se non lo avete mai fatto…roba da Zelig.
I favoriti, Roger, Nole ed Andy, hanno più o meno passeggiato fino ai quarti senza problemi.  Dopo l’estate tutti già si vedevano Murray vs Roger in semi…e invece…
E invece è arrivato lo spilungone ceco, che, come altre volte, ha giocato un partitone contro Federer.  Stavolta entrambi hanno tenuto fino alla fine:  Berdych non ha conosciuto braccino, Roger non ha messo due dritti di seguito per tutta la partita.  Altro quarto degno di nota è stato Tipsarevic contro Ferrer, con lo spagnolo che ha riagguantato il passaggio in semi a cose ormai fatte per il serbo…roba da braccinite acuta questa invece!
Nella prima semi Andy ha regolato Berdych non senza problemi, ma con continuità e pazienza da vero n.1, nella seconda ha vinto il maltempo e la cattiva programmazione: Nole partito malissimo e troppo sicuro di sè è stato salvato dalla pioggia ed è rientrato in campo completamente diverso regolando facilmente Ferrer nei 3 set successivi.
La finale tra Djokovic e Murray è stata interessante per due motivi:
in primis si è assistito alla solita battaglia dal fondo, con un campo che cerca di competere con quelli spalmati di coccoina dello slam australiano, dove gli attacchi non venivano premiati (già con Del Potro – Djokovic c’era da mettersi le mani nei capelli) dove ogni recupero era possibile.  La partita di conseguenza è diventata la ormai solita maratona fisica e mentale in stile finale Australian Open, solo l’assenza di Nadal ha fatto sì che il record di durata resistesse: che incredibile tristezza.
In secondo luogo Andy dopo quattro slam persi, dopo essere stato recuperato incredibilmente di due set da un Nole formato leone nella savana, ha saputo mettere le cose al giusto posto nella sua testa al momento giusto ed ha finito col dominare un Djokovic stanco mentalmente e fisicamente nel quinto.
Slam ampiamente meritato da un giocatore che ha fatto quei 3 aggiustamenti di cui aveva bisogno per essere al livello degli altri tre: un dritto più aggressivo (Lendl centra qualcosa?), meno sensi di persecuzione e faccia più glaciale in campo, un gioco finalmente più offensivo.

FEMMINE
Chi non avrebbe scommesso su Serenona? E chi avrebbe messo 2 lire sulla Vinci nei quarti contro Sarita?
Nonostante il torneo sia finito come ci si poteva aspettare la finale con la Azarenka è stata un partitone.  Serena ha fatto e disfatto tutto, dominando il primo set soprattutto col rovescio incrociato, perdendo tutti e due i colpi e stando a galla con la battuta, fino a quando Azarenka ha servito per il match nel quinto sul 5-3 di vantaggio.  Lì si è risvegliata la belva e complice un minimo di braccino anche per la bielorussa la Williams ha chiuso con le palle un match che rischiava di sfuggirgli.
Per quanto riguarda le italiane torneo tutto sommato molto positivo: nonostante la Pennetta a casa e la Schiavo che non si riesce più a confermare su alti livelli, Errani e Vinci sono andate fino allo scontro fratricida dei quarti.
Sorpresa per Sarita, incredibile per la Vinci, vista in diretta dominare a suon di chip&charge, palle corte, back di rovescio, e attacchi in controtempo una Radwanska quanto meno inebetita…partita godibilissima in cui si è visto un po’ di tennis e non il solito ‘Pong’ che è il tennis femminile degli ultimi anni.
Alla coppia Vinci-Errani è andato anche il torneo di doppio…avanti coi ‘chissenefrega del doppio’…ma diciamolo, per lo meno possiamo dire di dominare
una disciplina del tennis nel 2012…erano passati un po’ di anni o sbaglio?

PS: per fortuna inizia la stagione indoor e finalmente vedremo 2 palle schizzare sul campo…e almeno dieci discese a rete in una partita…..forse.

 

Testo di Giovanni Zanchi