NCAA Recap: Week 3

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In pochi ne dubitavano: USC, LSU e Alabama si sarebbero giocati il BCS Championship e la partita regina della stagione si sarebbe giocata tra due di queste tre grandi squadre.
Purtroppo o per fortuna nessuna stagione è decisa a tavolino dal talento dei singoli componenti e una giornata storta può bastare per cambiare un’intera stagione.

Questo è quello che hanno scoperto a loro spese gli USC Trojans, che hanno incassato una dolorosa sconfitta contro Stanford per 21-14. L’eroe per i Cardinal è stato il solito Stepfan Taylor (26 corse, 156 yards, 1 TD / 5 ricezioni, 60 yards, 1 TD), capace di approfittare di una difesa che aveva già mostrato i suoi limiti la settimana scorsa contro gli Orange e della prestazione scialba di Matt Barkley (20/41, 253 yards, 2 Int).

Delle tre grandi favorite rimangono quindi solo Alabama e LSU. I Crimson Tide hanno distrutto Arkansas 52-0, mettendo a segno 6 TD su corsa, 3 dei quali di Eddie Lacy (11 corse, 55 yard) e concedendo ai Razorbacks privi di Tyler Wilson solo 171 yard.

I Tigers, invece, hanno avuto la meglio sui modesti Idaho Vandals per 63-14, travolgendo la difesa avversaria grazie anche a Kenny Hilliard (11 corse, 115 yards, 2 TD).

A gioire per la sconfitta di USC c’è anche Oregon che battendo Tennessee Tech 63-14 si è affermata come terza potenza di questo campionato con un’altra grandiosa prestazione offensiva, nonostante qualche turnover di troppo, con Marcus Mariota (21/28, 307 yards, 3 TD, 1 Int) e De’Anthony Thomas (3 ricezioni, 73 yards, 1 TD / 3 corse, 62 yards, 1 TD) sugli scudi.

Continua la sua marcia trionfale Florida State, sconfiggendo Wake Forest 52-0, mentre meno convincente, ma comunque vincente è stata la prova di South Carolina, che ha visto ancora una volta Connor Shaw (8/14, 108 yards, 1 TD, 1 Int) infortunarsi e il running game brillare solo a tratti nella vittoria 49-6 contro UAB.

Chiudiamo con Michigan State, sorpresa in negativo della giornata. Gli Spartans hanno subito la loro prima sconfitta al termine di un incontro tutt’altro che esaltante vinto 20-3 da Notre Dame. Gli Irish sono stati bravi a fermare Le’Veon Bell (19 corse, 77 yards) in netto declino dopo un inizio convincente.

Partita della settimana: La rivalità tra Utah e BYU era stato motivo di gioia per gli Utes negli ultimi due anni e i Cougars erano determinati a invertire la tendenza proprio al Rice-Eccles Stadium. Un terzo quarto condito da troppi errori, tuttavia, sembrava porre fine alle loro speranze: dopo il field goal del 10-7, messo a segno in seguito a un intercetto di Ryan Lacy su Riley Nelson (17/35, 206 yards, 2 TD, 1 Int), la squadra di casa era riuscita a prendere il largo grazie a Mo Lee, capace di riportare nell’endzone avversaria un pallone vagante a causa di uno snap errato, e al lancio da 39 yard di Jon Hays (18/27, 196 yards, 2 TD) ben ricevuto da Dres Anderson per il 24-7 che sembrava aver chiuso la partita.

Nonostante Jamaal Williams fosse riuscito ad accorciare le distanze all’inizio dell’ultimo quarto, gli Utes sembravano avere la situazione in mano, fino a quando a cinque minuti dalla fine, lo special team di BYU ha consegnato sulle 14 avversarie la palla a Nelson, che ne ha approfittato immediatamente per portare la sua squadra sul 24-21. La difesa dei Cougars ha retto e così Justin Sorensen si è trovato a poter pareggiare con un difficile field goal dalle 51 yard, ma il suo tentativo è stato bloccato e anche quando una scellerata invasione di campo da parte dei tifosi di Utah gli ha permesso di riprovare, il kicker ha sbagliato dalla più comoda distanza di 36 yard.

Giocatore della settimana: Nella vittoria di West Virginia contro James Madison 42-12, Geno Smith (34/39, 411 yards, 5 TD) ha dimostrato ancora una volta di essere un serio contendente per l’Heisman. Ottime anche le prestazioni di Chris Thompson (9 corse, 197 yards, 2 TD), David Ash (19/23, 326 yards, 4 TD) nella vittoria di Texas 66-31 contro Ole Miss e Stepfan Taylor. Merita un applauso anche la secondaria di LSU e in particolare Ronald Martin, lesto ad approfittare di due passaggi deviati per trasformarli in altrettanti intercetti.

Dietro la lavagna: La prestazione di Matt Barkley contro Stanford è stata tutt’altro che all’altezza e va a lui gran parte della colpa per la sconfitta che può aver deciso in negativo la stagione di USC. Nota di demerito anche per i tifosi di Utah e Justin Sorensen, protagonisti nel tragicomico finale di BYU @ Utah.

 

Altri risultati:

Florida Atlantic @ #7 Georgia 20-56

Furman @ #11 Clemson 7-41

California @ #12 Ohio State 28-35

#13 Virginia Tech @ Pittsburgh 17-35

North Texas @ #15 Kansas State 21-35

#16 TCU @ Kansas 20-6

Massachusetts @ #17 Michigan 13-63

#18 Florida @ #23 Tennessee 37-20

North Carolina @ #19 Louisville 34-39

Houston @ #22 UCLA 6-37

South Carolina State @ #24 Arizona 0-56