NFC Review 2^Settimana

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Seconda settimana di campionato e sono solo quattro le franchigie ancora imbattute nella NFC, di queste, due provengono dalla West, che sorprendentemente è la division con il miglior rapporto tra vittorie e sconfitte (6-2).
Se però Atlanta e San Francisco hanno conseguito il loro record con autorevolezza e con un gioco che a oggi pare il più convincente ed equilibrato, con quello dei Houston Texans (AFC) dell’intera NFL, i record di Philadelphia e Arizona sono probabilmente meritati ma frutto anche di fortuna e recuperi imprevedibili.

Philadelphia ha recuperato al fotofinish due incontri, rispettivamente con Cleveland e Baltimore, caratterizzati dai molti errori offensivi. Sei sono per ora gli intercetti a carico di Michael Vick e cinque i fumbles della squadra di Philadelphia. Superlavoro per la difesa nell’arginare gli avversari aspettando la zampata finale di Vick & co, che in entrambi i casi è arrivata puntuale.

Arizona, dopo aver battuto, non senza patire fino all’ultimo secondo, Seattle, si è imposta sorprendentemente in casa dei NE Patriots. Partita vinta meritatamente, grazie al QB Kevin Kolb, che dopo l’infortunio di Skelton nel corso della gara con i Seahawks, non solo ha condotto il drive decisivo nella sfida con Seattle, ma nel secondo match contro i più blasonati Pats ha realizzato un TD pass e uno su corsa, sbagliando poco, riguadagnandosi probabilmente il posto da starter.

Si diceva la fortuna perché dopo aver condotto la gara per quasi tutto l’incontro, i Pats avevano dopo una fallita conversione da due, la possibilità comunque di portarsi a casa l’incontro. Un fumble del RB Williams restituiva la palla a NE sulle proprie 30 yds. I Pats non ne approfittavano; prima una penalità di Gronkowski annullava una corsa in TD di Woodhead e poi l’errore di Gostkowski sul field goal decisivo per il sorpasso.

Chi ha deluso finora? Sicuramente i New Orleans Saints che dopo due giornate sono l’unica squadra della NFC a zero vittorie, con Brees insolitamente poco preciso, con un attacco palesemente in difficoltà e una difesa messa peggio. Quello che sembra pesare di più è l’assenza sulla sideline di Sean Payton.
Se Dallas aveva convinto nell’Open Game contro i campioni del mondo dei Giants, contro Seattle è sembrata il fantasma della squadra brillante della 1^ giornata. Romo pessimo con una linea offensiva imbarazzante non in grado di aprire nessun varco per quel funambolo di Murray. Ogletree non pervenuto così come gli ST e le secondarie della difesa. Seattle, squadra interessante e giovane, con, in cabina di regia, Russell Wilson, ha impressionato grazie ad una prova straordinaria in ogni reparto. In luce in particolare Marshawn Lynch e gli Special teams.

Una sciocchezza del WR Josh Morgan impediva la rimonta dei Redskins, guidati dal sorprendente rookie QB, Robert Griffin III, nei confronti dei Rams, franchigia interessante ancora una volta in ricostruzione, sotto la guida del veterano HC Jeff Fisher. I Giants passavano invece sui Buccaneers in un’altra partita caratterizzata da una rimonta, con Eli Manning in mostra dopo aver lanciato tre intercetti nel primo quarto. 510 Yds di lancio e 3 Td pass a fine partita per il n.10.

Dopo la sconfitta con i Cowboys, una buona iniezione di fiducia in una division difficilissima.
Tra gli altri risultati, la classica della NFC North tra Packers e Bears terminava al Lambeau Field a favore dei primi, che pur con un attacco zoppicante s’imponevano sugli imbarazzanti Bears, con una certa autorevolezza. La cosa più sorprendente è come i Bears si ostinino anno dopo anno a non curare due aspetti fondamentali del loro gioco, che riguardano entrambi l’attacco. Il primo è come difendere il proprio QB dalle linee difensive avversarie e il secondo come impedire a JC di farsi cogliere da manie autodistruttive. Prestazioni incolori dell’attacco con il LT Webb e il QB Cutler(4 INT) sul banco degli imputati.

Tra le squadre perdenti della seconda di campionato i Detroit Lions che sembrano per ora troppo “Megatron-dipendenti”, con un gioco di corse impalpabile e con delle secondarie abbastanza sospette. Minnesota al contrario, squadra giovane, dopo aver vinto in OT la gara inaugurale con i Jaguars ha rischiato di portare anche la partita con i Colts in extra time. Le prestazioni di Christian Ponder sono al momento la cosa più positiva della franchigia in viola. Non solo non ha ancora lanciato un intercetto ma ha iniziato il campionato con la più alta percentuale di completi dell’intera NFL.

Per una squadra che delude ce n’è sempre una che fa festa. E’ il caso dei Carolina Panthers, che dopo il brutto esordio con i Bucs hanno strapazzato i Saints, con un attacco che, a parte Newton ha dimostrato di avere molte soluzioni al suo arco, i WR Smith e La Fell, il TE Olsen, i RB Williams e Stewart, il FB Tolbert e una difesa che sembra migliorata per tonicità rispetto alla scorsa stagione.