NFC 8th Week Review

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Atlanta (7-0) e i New York Giants (6-2) con le loro vittorie contribuiscono a peggiorare la posizione dei Philadelphia Eagles (3-4) e dei Dallas Cowboys (3-4) e soprattutto a rendere ancora più traballante la posizione dei QB titolari. Se almeno questa settimana Vick non ha provocato turnovers, non ha comunque effettuato una prestazione convincente. Molti, a questo punto, invocano l’ingresso del rookie Nick Foles. Considerando però che dopo l’ultima sconfitta, gli Eagles avevano deciso di licenziare il DC Castillo in favore di Todd Bowles e che contro i Falcons, gli Eagles in 24 minuti hanno subito 21 punti, ci si potrebbe chiedere se non sia giunta l’ora di “cambiare aria” anche per Andy Reid. In ogni caso la strada per i play-offs sembra in salita.

A Dallas la situazione è anche più complicata. Sotto di 23 punti, all’inizio del secondo quarto, I Cowboys sono stati capaci di rimontare ed essere in vantaggio alla fine del terzo quarto, approfittando di un lungo blackout dei New York Giants. I problemi però per i Cowboys sono sempre gli stessi. Se 4 turnovers provocati dal solo Tony Romo sono già abbastanza per una franchigia che ambisce a qualcosa di più di una semplice partecipazione ai play-offs, i soliti drops nei momenti decisivi di Bryant e Austin non contribuiscono a rendere la franchigia texana vincente. In particolare la leggerezza di Bryant in occasione della ricezione del possibile 30-29 nell’appoggiare la mano fuori dal campo è qualcosa d’imperdonabile per una prima scelta al draft. Per i vincenti Giants, la ventesima vittoria in carriera di Eli Manning rimontando nel quarto periodo.

Nella domenica che registra la terza vittoria consecutiva dei Green Packers (5-3), la squadra del Wisconsin ha approfittato di una bella giocata degli ST per chiudere il primo tempo in vantaggio per 14-12. Dopodiché ha faticato non poco a chiudere l’incontro, concedendo al peggior attacco della lega, privo del RB titolare Jones-Drew, la bellezza di 341 yds di total offense e la miglior prestazione da quando è diventato starter al QB Blaine Gabbert. Il solito Aaron Rodgers, da parte sua, nell’ultimo quarto ha chiuso l’incontro trovando in EZ il veterano Donald Driver.

Chi domina però la NFC North sono i Chicago Bears (6-1). Sotto alla fine del terzo periodo 7-19, grazie alla solita difesa con due intercetti a referto, di cui uno riportato direttamente in EZ da parte del CB Jennings, la squadra di Chicago con pazienza è riuscita a raddrizzare un incontro che sembrava scivolare a favore dei Panthers. Cutler, nonostante un costoso fumble e un intercetto ha contribuito alla rimonta prima con il TD pass del 14-19 e poi con il drive decisivo mettendo in condizione il kicker Gould di segnare a tempo scaduto.

La NFC North, complessivamente, detiene il maggiore numero di vittorie (19) a fronte di sole 11 sconfitte, con i Lions che, ultimi, recuperano terreno, mentre la NFC west perde colpi.

Proprio in questa division, una prestazione pressoché perfetta dell’attacco dei S.Francisco 49ers e in particolare del proprio QB Alex Smith, 18 su 19, 232 yds e tre TD pass ha consentito alla squadra Californiana di portarsi al record di 6 vinte e due perse. Se una risposta era attesa da parte di Smith dopo le critiche seguite alle non esaltanti prestazioni contro i Giants e i Seahawks, questa c’è stata, scacciando in tal modo i fantasmi del backup al secondo anno, Colin Kaepernick, alimentati anche dal comportamento titubante dell’HC Harbaugh.

Una domenica, l’ottava, che ha visto consolidare i valori già esistenti e perdere quasi matematicamente squadre come Carolina e New Orleans dalla lotta per i play-offs.