NCAA Recap: Week 5

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Una stagione di College Football può essere crudele: una sconfitta inattesa può ridimensionare una stagione che pochi giorni prima sembrava estremamente promettente a seguito di una vittoria altrettanto imprevista.

Ne sanno qualcosa gli Stanford Cardinal, sorpresi nella partita di giovedì da Washington. Gli Huskies hanno avuto la meglio, grazie soprattutto a Bishop Sankey (20 corse, 144 yards, 1 TD) e a Kasen Williams (10 ricezioni, 129 yards, 1 TD), che ha messo la sua firma con il TD del definitivo 17-13 a pochi minuti dal termine.

Per quel che riguarda i favoriti per il championship, invece, non ci sono state sorprese. Alabama pur avendo battuto Ole Miss 33-14 si è limitata a controllare il risultato dopo un ottimo secondo quarto, mentre gli Oregon Ducks, a causa di una serata non esaltante di Marcus Mariota (21/32, 169 yards, 1 TD, 2 Int), si sono dovuti affidare al running game guidato da Kenjon Barner (20 corse, 195 yards, 3 TD) per avere ragione degli Washington State Cougars, sconfitti per 51-26.

Tutt’altro che memorabili, anche le vittorie di LSU, 38-22 contro Towson con Odell Beckham a spiccare (5 ricezioni, 128 yards, 2 TD) e di Florida State, che ha battuto 30-17 South Florida grazie anche ai tre turnover commessi dall’attacco dei Bulls, incapaci di approfittare della sterilità dell’attacco dei Seminoles nei primi due quarti.

Se quest’ultima giornata si è distinta per qualcosa, è stato per il gran numero di partite rimaste in bilico, come lo scontro tra Georgia e Tennessee che ha visto i Bulldogs spinti da Keith Marshall (10 corse, 164 yards, 2 TD) e Todd Gurley (24 corse, 130 yards, 3 TD) vincere 51-44. Hanno potuto tirare un sospiro di sollievo anche Texas e Oregon State: mentre i Longhorns hanno avuto la meglio su Oklahoma State per 41-36 nonostante la gran partita di Joseph Randle (25 corse, 199 yards, 2 TD), i Beavers hanno avuto bisogno del miglior Sean Mannion (29/45, 433 yards, 3 TD) per avere ragione di Arizona, ottenendo il TD del definitivo 38-35 quando mancava poco più di un minuto alla fine della partita.

Per chiudere, sono crollate definitivamente le quotazioni di Michigan State e Wisconsin. Gli Spartans sono stati sconfitti da Ohio State, incapaci di rispondere a Braxton Miller (16/23, 179 yards, 1 TD, 1 Int / 23 corse 136 yards) con Le’Veon Bell che dimostra nuovamente di essere troppo incostante (17 corse, 45 yards / 8 ricezioni, 58 yards) e i Badgers hanno sprecato un vantaggio di 17 punti nel terzo quarto contro Nebraska, perdendo 30-27 travolti da Taylor Martinez (17/29, 181 yards, 2 TD / 13 corse, 107 yards, 1 TD)

Partita della settimana: Descrivere la partita di questa settimana è un compito davvero arduo: non c’è stato un attimo di tregua nel match tra West Virginia e Baylor e qualsiasi modo di cercare di descrivere ciò che è successo sarebbe riduttivo: lo scontro tra Nick Florence (29/47, 581 yards, 5 TD, 1 Int) e Geno Smith (45/51, 656 yards, 8 TD) ha lasciato tutti a bocca aperta. Dopo una prima metà partita in totale equilibrio e chiusa sul 35-35, i Mountaineers hanno scavato il solco decisivo grazie anche a Tavon Austin (14 ricezioni, 215 yards, 2 TD), portandosi sul 35-56. Ai Bears va concesso di non essersi mai arresi, ma il tentativo di rimonta di Nick Florence, che ha segnato anche un TD su corsa, e Terrance Williams (17 ricezioni, 314 yards, 2 TD) è stato vanificato da Smith, nell’occasione in collaborazione con Stedman Bailey (13 ricezioni, 303 yards, 5 TD). Il tempo di vedere anche una stratosferica presa a una mano da parte di J.D. Woods e la partita si è chiusa sul 70-63 in favore di West Virginia.

Giocatore della Settimana: La prestazione di Geno Smith è stata semplicemente perfetta, ma questa settimana un paio di giocatori più sconosciuti meritano altrettanto le luci della ribalta. Si tratta di Benny Cunningham di Middle Tennessee State, un vero incubo per la difesa di Georgia Tech (27 corse, 217 yards, 5 TD), e di Johnny Manziel (29/38, 453 yards, 3 TD / 14 corse, 104 yards, 1 TD), che contro Arkansas ha mostrato di essere un giocatore dalle doti eccezionali, pur essendo solo un freshman.

Dietro la lavagna: Dare a Ty Montgomery la colpa della sconfitta di Stanford è ingiusto, dal momento che tutta la squadra ha deluso nel complesso, Josh Nunes in primis (18/37, 170 yards, 1 Int), ma non si può negare che se non avesse clamorosamente droppato due passaggi, il risultato sarebbe indubbiamente cambiato.

Notevole anche la prestazione di Garrett Gilbert (15/40, 190 yards, 1 TD, 5 Int): anche grazie a lui i TCU Hornet Frogs sono stati capaci di vincere una partita giocata male contro SMU col risultato finale di 24-16.

 

Altri risultati:

 

#6 South Carolina @ Kentucky 38-17

#17 Clemson @ Boston College 45-31

#19 Lousville @ Southern Miss 21-17

#24 Boise State @ New Mexico 32-29