NFC Review 4^ settimana

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Ci sono molti modi per perdere una partita di football americano e la settimana appena trascorsa ci ha presentato un bel mix di possibilità.

C’è chi come i Detroit Lions, ha concesso per la seconda domenica consecutiva, agli avversari, i Minnesota Vikings nell’occasione, un paio di TD grazie a due mismatch degli ST in occasione di un kick e di un punt return, senza poi riuscire a raddrizzare l’incontro.

C’è chi come i New York Giants hanno ceduto per un field goal sbagliato dal kicker Tynes ai Philadelphia Eagles, squadra bella e impossibile, capace di giocate incredibili grazie all’atleticità del proprio QB, Michael Vick, ma anche di turnover che complicano ogni domenica la situazione. Per gli Eagles, la terza vittoria su quattro incontri con uno scarto inferiore ai tre punti, record di sempre nella NFL.

C’è poi chi come i Dallas Cowboys perde contro i Chicago Bears, semplicemente interpretando il solito cliché di squadra dai due volti, che a fronte di prestazioni come quella dell’open game contro i Giants alterna prove come quella di stanotte in cui tutti hanno dato il peggio di sé dal QB Romo, cinque intercetti per lui, alla linea offensiva, dalle secondarie al gioco di corse di quel Murray che tanto aveva fatto sperare a inizio stagione.

C’è poi chi, all’ultima spiaggia, come i Saints affrontavano i Packers, sperando di approfittare dell’attuale sterilità offensiva di Green Bay, appena attenuata dal rientro di Jennings. Non è bastato neanche un dito in un occhio per far fuori Rodgers, di fatto l’azione più pericolosa portata nei confronti del QB di Green Bay da parte della linea difensiva di New Orleans. Senza un minimo di pressione sul QB, la capacità di portare sacks di fronte alla peggior linea offensiva dell’intera lega in questo momento era praticamente pari a zero. Se non bastasse, neanche le secondarie dei Saints sono apparse irreprensibili e questo accade pur avendo il navigato Spagnuolo come DC. Come ciliegina sulla torta il field goal della possibile vittoria, dopo la generosissima rimonta di Brees & co.  sbagliato dal kicker Hartley.

In una lega in cui quest’anno più che mai il caso o il singolo episodio possono rompere l’equilibrio in campo a favore di una o dell’altra squadra, c’è anche chi è tradito dall’ego del proprio interprete migliore, già pronto a essere festeggiato dai propri tifosi e poi biasimato per la pochezza del proprio gesto atletico. Capita così che Cam Newton perdendo la palla in un fumble ricoperto fortunatamente dai propri compagni di reparto ha impedito ai suoi Carolina Panthers di chiudere il down e l’incontro, restituendo ai Falcons di Matt “Ice”Ryan la palla sull’1 yard a 59 secondi dal termine. A molti QB sarebbero tremate le gambe ma al possibile MVP della stagione “NO” e con un big play da 59 yd di lancio ha trovato la ricezione bella di Rodney White favorita anche dall’inadeguatezza delle secondarie Panthers. Il tutto per il field goal di Bryant che ha lasciato gli Atlanta Falcons imbattuti a fianco dei sorprendenti, solidi e fortunati Arizona Cardinals.

Molte squadre hanno dimostrato di non saper capitalizzare gli episodi ma in una giornata che ha visto il QB Kevin Kolb, brutalizzato dalla pass rush di Miami, con otto sacks, la difesa di Arizona ha piazzato due big plays, il primo ha provocato il fumble del rookie QB Tannehill,  418 yds di lancio per lui e record, per un rookie, di Dan Marino infranto, restituendo la palla all’attacco Cardinals con poco più di due minuti da giocare. Dopo il TD del pareggio a 22”dal termine, il secondo big play con un’incursione sul lato cieco del QB provocava il secondo Intercetto della giornata, consegnando la palla al piede di Jay Feely, per il field goal della vittoria.

Riassumendo una NFC che tolte le due squadre imbattute presenta una NFC East trasformatasi in una “Royal Rumble” in cui ogni settimana accade qualcosa che stravolge i giudizi della settimana precedente e in cui i Philadelphia Eagles sembrano per ora gli attori più convincenti, una North in cui tra attacchi balbettanti(i Packers), linee offensive scadenti (Packers e Bears)special teams disastrosi (Lions) l’unica squadra che diverte per ora sono gli acerbi Minnesota Vikings.

A parte Falcons e Cardinals, di cui si è già discorso, erano attesi a un pronto riscatto dopo l’opaca prova contro i Vikings, i 49ers che con un perentorio 34-0 hanno travolto i New York Jets del presuntuoso Rex Ryan, che non subivano un cappotto di tale proporzioni da tempo immemore.

Redatto con la collaborazione di Roberto Santini