100^ GREY CUP: Toronto rules!!!

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Dopo la deludente stagione 2011 pochi avrebbero immaginato che i Toronto Argonauts sarebbero tornati a vincere la Grey Cup in occasione della finale n.100 del Campionato di Football Canadese e per di più giocando di fronte al proprio pubblico. Gli ingredienti essenziali per la repentina ricostruzione della franchigia più importante della CFL sono stati senza dubbio la trade che ha portato il veterano QB Ricky Ray, già vincitore delle edizioni 91 e 93 con la maglia degli Edmonton Eskimos a Toronto e l’ingaggio dell’ex OC dei Montreal Alouettes Steve Milanovich come HC.

La partita, a onor del vero, non era iniziata bene per Ricky Ray & co. con un intercetto lanciato al primissimo snap ma dopo quell’errore iniziale, peraltro non capitalizzato dai Calgary Stampeders, la squadra guidata dal QB Kevin Glenn ha iniziato a commettere una serie di turnovers che avrebbero condizionato il resto dell’incontro. Prima un fumble commesso grazie ad un mismatch tra lo stesso Glenn e il RB Cornish dava agli Argonauts un’invidiabile posizione di campo in territorio di Calgary e successivamente un costosissimo face mask concedeva ulteriori 15 yds all’attacco di Toronto per il drive che avrebbe consentito di mettere i primi 7 punti sul tabellino.

Per la cronaca il fumble era ricoperto dal DE Ricky Foley, canadese proveniente dall’Università di York, Ontario, uomo di casa con un passato nelle practice squad della NFL, come Baltimore, New York Jets e Seattle, autore tra l’altro di quattro sacks e nominato a fine partita miglior giocatore canadese dell’incontro.

All’inizio del secondo quarto il QB di Calgary lanciava un brutto pallone essendo prontamente intercettato dal rookie Pacino Horne, che riportava in EZ il pallone del 14-3. Nonostante tutto Glenn muoveva la catena del suo attacco, ma non c’era nulla da fare per l’attacco che in tutto l’incontro avrebbe finito con il raccogliere solo venti punti di cui 7 grazie al TD lanciato dal rookie Back up Bo Levi Mitchell in “garbage time”. Gli altri due punti scaturivano da una safety concessa da Ray & co. con lo snap posto sulle proprie 2 yds.

La differenza in tutto il match l’ha fatta l’attacco degli Argonauts con la prova straordinaria del RB “bianco” Chad Kackert, 195 Yds di total offense di cui 133 corse e 62 in ricezione e del WR Dontrelle Inman autore di una ricezione da circo che avrebbe consegnato il pallone sulla linea dell’1 yds all’attacco di Toronto per il vantaggio del 24-6 alla fine del primo tempo. L’azione successiva veniva infatti concretizzata con il TD pass del back up di Ray, Jarious Jackson, per lo stesso Inman.

Ricky Ray chiudeva l’incontro con 18 su 30 passaggi completati, 231 yds, due TD pass e 1 intercetto, quello alla prima azione.

Nel secondo tempo non c’era storia con l’attacco di Calgary che raccoglieva le briciole lasciate dalla difesa degli Argonauts diretta magistralmente dal DC Chris Jones. Il RB di Toronto Kackert, MVP dell’incontro, continuava a macinare yds poi convertite nel TD decisivo di Ray sul WR Durie. Gli Stampeders dal canto loro pagavano dazio anche in difesa a causa delle numerose penalità accumulate, parecchie delle quali decisive per la chiusura dei downs da parte degli Argonauts.

Quello che doveva essere un anno di transizione si trasformava in un trionfo per gli Argonauts dopo aver eliminato in semifinale i favoritissimi Montreal Alouettes, forti di un migliore record in regular season, e battuto in finale i Calgary Stampeders, reduci da cinque vittorie consecutive tra cui la vittoria contro i campioni in carica dei BC Lions.