AFC Week 16 Review

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La penultima giornata di campionato definisce il quadro delle squadre qualificate per i playoffs, lasciando aperta solo la corsa per le prime piazze, dove Houston e Denver restano favorite per la conquista del vantaggio del campo. Il verdetto più importante è quello che vede i Bengals prevalere sugli Steelers a domicilio, agguantando matematicamente la wild card ed eliminando gli acerrimi rivali divisionali. Certezza di qualificazione anche per i Colts, che sconfiggono i derelitti Chiefs con qualche difficoltà di troppo, ma che alla fine possono festeggiare il ritorno alla postseason, dopo essere finiti all’ultimo posto nella passata stagione. Baltimore si ritrova nell’occasione più importante, piegando nettamente i campioni in carica dei Giants, e mettendo le mani con un turno d’anticipo sulla NORTH division. I Patriots non brillano al cospetto dei Jaguars, ma riescono ad uscire alla distanza, rimanendo nella scia delle due capolista e mantenendo una piccola possibilità di poter evitare il pericoloso prologo delle wild card. Nulla da fare per Dolphins e Jets, ma se i primi ottengono comunque un buon successo sui Bills, i secondi crollando in casa al cospetto dei Chargers, aprendo la stagione della resa dei conti.

Quella tra Cincinnati e Pittsburgh non poteva che trasformarsi in una gara brutta, sporca e cattiva, dove ad emergere è stata la freschezza degli ospiti, o forse la stanchezza dei padroni di casa. In una partita decisa sul filo di lana, a tradire gli Steelers è il suo uomo più rappresentativo, Ben Roethlisberger. Il QB non riesce a caricarsi il peso dell’attacco sulle spalle, soprattutto a causa  della costante pressione della difesa avversaria e alla cronica difficoltà della linea di offrirgli una protezione quanto meno accettabile. A questo si unisce la pessima giornata del K Suisham, che sbaglia due dei tre calci tentati, risultando decisivo in una sfida così serrata. Il maggior merito dei Bengals sta nell’essere riusciti a restare in corsa nonostante la giornata opaca dell’attacco, dovendo ringraziare per questo la grande prova della difesa, in grado di trasformare in TD uno dei due intercetti di giornata.

Inaspettata battuta d’arresto quella che i Texans subiscono tra le mura amiche per opera dei Vikings. Il successo nello scontro diretto con i Broncos consente ai texani di mantenere la prima posizione nella conference, ma la terza sconfitta stagionale sembra confermare i sospetti degli addetti ai lavori rispetto alla reale consistenza di Houston. Tolta infatti la vittoria su Denver, il calendario non si può dire sia stato tra i più difficili, rendendo così più evidenti le sconfitte con Green Bay, New England e Minnesota, tra le poche squadre con record positivo affrontate da Foster e compagni. Assume quindi un significato speciale la sfida di domenica prossima sul campo dei Colts. In ballo non ci sarà soltanto il vantaggio del campo, ma anche una buona fetta di credibilità e autostima, che recentemente i Texans sembrano avere smarrito.

Baltimore supera un lungo periodo di affanni, imponendosi con autorità sui Giants. La miglior risposta è quella che proviene dal reparto offensivo, dove Flacco torna il leader delle passate stagioni, rendendosi protagonista di tutti e tre i TD dei Ravens. Decisiva è anche l’assenza di palle perse, così come l’apporto delle corse, che oltre al solito Rice, può avvalersi della giornata di grazia del rookie Bernard Pierce. Al resto pensa la difesa, che pur non mettendo a segno big play, non concede mai agli ospiti la reale possibilità di tornare nel match. I corvi colgono così la vittoria decisiva per l’assegnazione della division, potendo optare nell’ultima giornata di campionato per un massiccio turnover, con la possibilità di recuperare per l’incontro di wild card il faro difensivo Ray Lewis.

Tra le altre sfide della giornata va ricordata la netta vittoria di Miami su Buffalo, con la bella conferma di Tannehill e la crescita di Lamar Miller, rookie appiedato dagli infortuni nella prima parte della stagione. Se di progetto sulla retta via possono parlare i Dolphins, non altrettanto possono fare i Jets, alle prese con un deprimente finale di campionato. Relegato Sanchez in panchina, con un Tebow corpo estraneo nei piani di Rex Ryan, a ritrovarsi titolare è stato McElroy, che pare però essere più una scorciatoia per migliorare la posizione nel prossimo Draft, che una risorsa in ottica 2013. In un certo senso è appassionante anche il confronto tra Chiefs e Jaguars, fermi a due sole vittorie e alla ricerca della prima scelta assoluta nel Draft di Aprile.

Il premio di miglior giocatore AFC della settimana va a Peyton Manning, coronando non solo la singola prestazione, ma l’intera esaltante stagione. La vertiginosa rimonta dei Broncos, giunta alla decima vittoria consecutiva, vale a Manning anche la convocazione per il Pro Bowl, grazie a un gradimento tra i tifosi  risultato superiore a quello di Tom Brady e Matt Schaub.