BCS Bowls Preview (Prima Parte)

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Con la maggior parte dei Bowl alle nostre spalle, è venuto il momento finalmente di godersi i tanto attesi BCS Bowls.

L’arrivo dell’anno nuovo porta con sé un Rose Bowl e un Orange Bowl che lasciano parecchi dubbi tra gli appassionati.

La situazione particolare della Big Ten, con Ohio State e Penn State fuori dalla lotta per la post season, ha permesso a Wisconsin (8-5) di partecipare al Rose Bowl al termine di una stagione tutt’altro che esaltante. La squadra non è totalmente da buttar via: Monteé Ball (332 corse, 1730 yards, 21 TD) è un RB più che valido e in tandem con James White (119 corse, 802 yards, 12 TD) può far davvero male alla difesa dei Cardinal.

Il problema è che Stanford (11-2) è una squadra nel complesso migliore e più continua: dopo la sanguinosa sconfitta 20-13 contro Notre Dame, che parteciperà al BCS Championship, la squadra di Stepfan Taylor (302 corse, 1442 yards, 12 TD) non ha sbagliato un colpo, inanellando 7 vittorie consecutive, compresa quella 17-14 contro i temibili Oregon Ducks. A far la differenza potrebbero essere i QB: per gli Stanford Cardinal Kevin Hogan (97/133, 973 yards, 9 TD, 3 Int) ha preso di prepotenza il posto a un non ineccepibile Josh Nunes (124/235, 1643 yards, 10 TD, 7 Int), mentre i Wisconsin Badgers non hanno un giocatore di peso nel ruolo e un attacco monodimensionale potrebbe non essere sufficiente per impensierire i campioni della Pac-12, che tra l’altro vantano una delle migliori difese contro le corse della nazione.

Salvo sorprese il Rose Bowl ha un favorito d’obbligo, diversa è la situazione per l’Orange Bowl, che si preannuncia quanto meno imprevedibile. La scelta di Northern Illinois (12-1) ha causato molte perplessità, assolutamente previste, dal momento che è la prima volta che una squadra da una Conference minore come la MAC si qualifica per un BCS Bowl pur non avendo chiuso la stagione da imbattuta.

Si tratta comunque di una buona squadra, che ha approfittato di un’annata deludente per molte squadre più quotate, perdendo tra l’altro solo la partita d’esordio contro Iowa. La vittoria degli Huskies contro Kent State, dopo che nel quarto quarto avevano visto un vantaggio di 14 punti svanire in meno di un minuto, ha dimostrato la loro forza d’animo,.

Il nome che passa subito per la mente, quando si parla di Northern Illinois, è quello di Jordan Lynch (222/353, 2962 yards, 24 TD, 5 Int / 271 corse, 1771 yards, 19 TD), tuttavia non è da sottovalutare anche l’apporto di Martel Moore (71 ricezioni, 1054 yards, 12 TD). L’attacco degli Huskies è, soprattutto grazie a questi due interpreti, uno dei più efficaci in assoluto e proprio per questo il loro scontro contro Florida State (11-2) potrebbe rivelarsi più interessante del previsto.

I Seminoles hanno vinto l’ACC superando con più difficoltà del previsto i modesti Georgia Tech Yellow Jackets, dopo una pesante sconfitta subita contro Florida, ma nonostante abbiano finito la stagione in maniera non convincente, la loro resta la seconda miglior difesa della nazione. Su tutti non si può non citare il DE Bjoern Werner, una vera forza della natura con ben 13 sack messi a segno; uno dei fattori che potrebbe decidere questo incontro sarà senza dubbio la capacità di Werner di mettere le mani addosso a Lynch. In attacco EJ Manuel (237/349, 3101 yards, 22 TD, 10 Int / 97 corse, 284 yards, 3 TD) si è ben comportato, ma come la sua squadra ha avuto un vistoso calo verso la fine.

Alla fine deciderà l’incontro lo stato di forma delle due squadre: in teoria i Florida State Seminoles avrebbero tutte le carte in regola per far passare una serata d’inferno ai Northern Illinois Huskies, ma dovranno giocare in maniera più che perfetta per non rischiare una spiacevole sorpresa.