BCS Bowls Preview (Seconda Parte)

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L’inizio di ogni anno porta sempre grandi partite per gli appassionati di College Football e questo 2013 non fa certo eccezione.

Sicuramente il Sugar Bowl di quest’anno, per quanto potenzialmente emozionante, pare scontato. Del resto Louisville (10-2) ha vissuto un finale di stagione inaspettatamente drammatico, con la vittoria su Rutgers che ha consegnato in extremis la Big East ai Cardinals, mentre Florida (11-1), pur non avendo raggiunto il BCS Championship per un soffio, ha dimostrato di essere una squadra di ben altro livello.

Cominciamo con i favoriti d’obbligo, i Gators non puntano certo sul QB Jeff Driskel (140/216, 1471 yards, 11 TD, 3 Int / 108 corse, 404 yards, 4 TD), che pur non commettendo troppi errori non è certo un giocatore spettacolare, quanto sull’ottimo RB Mike Gillislee (235 yards, 1104 yards, 10 TD), che tra l’altro ha chiuso la stagione in maniera davvero impeccabile. A far la differenza, tuttavia, potrebbe non essere lui, quanto la difesa e la capacità dei Gators di strappare il possesso agli avversari: non è un caso che nell’unica partita che ha visto Florida perdere la battaglia dei turnover, la squadra di Driskel abbia avuto la peggio.

Sfortunatamente per i tifosi di Louisville, i Cardinals non sono i Georgia Bulldogs; ciononostante qualche speranza c’è, e questa speranza ha il nome di Teddy Bridgewater (267/387, 3452 yards, 25 TD, 7 Int), il cui recupero sarà cruciale. Del resto ci vorrà una prestazione maiuscola per superare l’arcigna difesa sui passaggi di Florida.

Per concludere la parentesi sul Sugar Bowl, chiunque abbia voglia di scommettere farebbe bene a tenersi alla larga dai vincitori della Big East, che potranno ribaltare i pronostici solo con qualche regalino da parte degli avversari e giocando in maniera perfetta.

Ben diversa è la situazione del Fiesta Bowl, che vedrà affrontarsi Oregon (11-1) e Kansas State (11-1).

Il 17 novembre è stato un giorno davvero sfortunato per queste due squadre, che hanno visto i loro sogni di gloria infrangersi proprio quando il peggio sembrava ormai passato; ciononostante la vittoria del Fiesta Bowl potrebbe attenuare non poco la delusione.

I Ducks non hanno bisogno di presentazioni: le 550 yards di total offense in media a partita parlano da sole e il terzetto composto da Marcus Mariota (218/312, 2511 yards, 20 TD, 6 Int / 98 corse, 690 yards, 4 TD), Kenjon Barner (248 corse, 1624 yards, 21 TD) e dall’eclettico De’Anthony Thomas (90 corse, 686 yards, 11 TD / 41 ricezioni, 385 yards, 4 TD), che si è dimostrato anche un ottimo ritornatore, sarebbe un incubo anche per le difese più arcigne.

Parlando di difese, quella dei Ducks a prima vista sembrerebbe di tutto rispetto, tuttavia la sensazione è che non sia mai stata messa a dura prova e che le fredde statistiche diano troppi meriti a un reparto che ha qualche lacuna.

Se c’è una squadra che potrebbe mettere in evidenza queste lacune, quella è senz’altro Kansas State e Collin Klein (180/272, 2490 yards, 15 TD, 7 Int / 194 corse, 890 yards, 22 TD) sicuramente approfitterà di qualsiasi occasione che i Ducks gli concederanno.

È anche vero, tuttavia, che non potrà mai vincere da solo, sarà dunque importantissimo l’apporto di John Hubert (172 corse, 892 yards, 15 TD), che con una buona prestazione potrebbe dare agli Wildcats la spinta di cui hanno bisogno. Di certo il suo lavoro sarà più agevole di quello della difesa, che dovrà rallentare l’attacco avversario, specie nei primi due quarti, quando troppo spesso gli Oregon Ducks sono riusciti ad accumulare un vantaggio alla fine rivelatosi impossibile da ricucire.

La speranza è che si tratti di un incontro combattuto e all’altezza dell’annata di queste due grandi squadre. Oregon forse parte leggermente favorita, ma ciò non vuol certo dire che il risultato è scontato.

Non come sembrerebbe esserlo quello del Sugar Bowl, per lo meno.