NFC week 17 review

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L’NFC ha riservato a tutti gli appassionati di football un gran finale di stagione. Squadre che fino a qualche settimana sembravano fuori dai giochi hanno finito con l’imporsi in maniera autoritaria.

Il primo fattore da sottolineare guardando la griglia play offs è come quattro delle sei franchigie arrivate ai P.O. siano ora guidate da un rookie o da un QB draftato nel 2011.

Nel prossimo weekend i Redskins del fenomenale Robert Griffin III affronteranno in casa i Seattle Seahawks dell’altrettanto impressionante Russell Wilson mentre i Minnesota Vikings affronteranno al Lambeau Field, per la terza volta in stagione I Green Bay Packers, a una settimana di distanza dal 37-34 che ha permesso alla franchigia di Minneapolis di raggiungere i PO.

Ad aspettare le vincenti delle wild cards, gli Atlanta Falcons apparsi finora la squadra più completa dell’intero seeding e che forti del loro record (13-3) affronteranno in casa tutte le avversarie nel corso dei P.O. fino al championship, se avranno la forza e la fortuna di andare avanti e i S.Francisco 49ers del discusso, non per le prestazioni, Colin Kaepernick. L’ex QB di Nevada, anche lui proveniente del draft 2011, da quando è al comando delle operazioni a S.Francisco, ha reso il gioco della squadra californiana più brioso e spumeggiante.

Si è parlato di miracoli. Vediamoli.  Alla nona giornata di campionato prima del bye i Washington Redskins erano 3-6, dopo il bye hanno infilato sette vittorie consecutive compresa l’ultima decisiva contro i Dallas Cowboys, di cui due con l’apporto decisivo del backup di Griffin, Kirk Cousins. Strepitose anche le prestazioni dell’altro rookie, il RB scelto al 6°giro dall’Università di Florida Atlantic, Alfred Morris. Da par suo RGIII ha lanciato 20 TD pass in stagione con soli 5 intercetti correndo per 815 Yds e 7 TD.

Russell Wilson aveva iniziato i camp estivi ai Seahawks come terzo QB dietro Flynn e il veterano Tarvaris Jackson(poi tradato). Il favoritissimo per il posto da titolare era l’ex backup di Rodgers, arrivato a Seattle con un contratto pesante. Wilson, alto solo 5 piedi e 11scarsi (1.79m nella migliore delle ipotesi), scelto a sorpresa da Pete Carroll per guidare l’attacco dei Seahawks, ha ripagato il suo coach con 26 TD pass, che eguagliano il record di Peyton Manning di TD lanciati durante la stagione da rookie. Snobbato dai tecnici per via della sua altezza, scelto al terzo giro, tagliato dalla sua Università (NC State) all’ultimo anno, motivo per il quale giocò il suo anno da Senior (in maniera strepitosa) a Wisconsin, ha disputato una stagione straordinaria culminata con un record 11-5 per la squadra di Seattle, l’arrivo ai PO e un record cumulativo di 170 punti segnati nelle ultime quattro giornate da Wilson & co.

La squadra che ha compiuto il vero miracolo per sbarcare ai PO sono stati i Minnesota Vikings. Dopo la sconfitta del 2 dicembre contro Green Bay, maturata anche grazie alle indecisioni del proprio QB, Christian Ponder, pochi avrebbero scommesso sui Vikings. Sfruttando al meglio le prestazioni di Adrian Peterson, 2097 Yds in stagione, 12 TD, 861 yds corse nelle ultime cinque, Minnesota ha vinto le ultime quattro partite di campionato, battendo in casa i Chicago Bears (vittoria poi risultata decisiva), i Rams a S.Louis e soprattutto i Texans (annichilendoli a Houston) e i Packers nell’ultima di campionato, sconfitta che ha peraltro costretto la squadra di Green Bay a rinunciare al bye che sembrava dopo la sconfitta di SF contro Seattle, a portata di mano.

A fronte di franchigie che festeggiano, altre piangono per il mancato raggiungimento dei PO.

In primis Chicago, eliminata dai Vikings per via del tiebreaker, con un record uguale di vittorie, paga la scarsezza della linea offensiva e gli infortuni di Cutler. Una squadra col potenziale offensivo dei Bears avrebbe dovuto puntare decisamente al titolo e quest’anno pareva l’anno buono. Così non è stato e a fare le spese lo stesso tecnico che li portò al SB nel 2006. Lovie Smith è stato licenziato e si parla dell’attuale OC di Denver, McCoy per la sua sostituzione.

Nessun cambio tecnico a Dallas. L’aurea di “squadra folle”, abituata a delusioni, suicidi sul campo, a fronte di prestazioni di segno opposto ha ormai stancato. Garrett, l’HC sembra per ora aver salvo il posto. A pagare il conto potrebbe essere il DC Rob Ryan e lo stesso Tony Romo. Per il QB si parla di possibili trade ma si apre la discussione sul suo possibile sostituto.

La maggiore delusione dell’anno sono i Detroit LIons. Forti dei PO nel 2011, dopo lo 0-16 del 2008, Stafford & Jhonson non sono riusciti da soli a garantire una nuova stagione di successi. I problemi nelle secondarie e l’assenza di un running game all’altezza sommati alle indecisioni dell’HC Schwartz (le sconfitte contro Tennessee e Houston sono a suo carico) sono alla base di una stagione avara di soddisfazioni.