Minestrone RossoPomodoro
Non sono passate che poche ore dal comunicato laconico in cui Felipe Massa dava l’addio alla Ferrari. A Maranello hanno avuto il buon gusto di concedergli il primo comunicato ufficiale. Poi però devono aver pensato che ci sarebbe stata troppa speculazione, così hanno annunciato In fretta e furia il ritorno di Kimi Raikkonen.
Lui, il grande esiliato, l’uomo “sabbatico”.
Il tempo dirà se la Ferrari ha messo a segno il colpo vincente o se ha preso una cantonata colossale, ma una riflessione è d’obbligo.
Quando negli ultimi anni è stato rifirmato Massa, lo si fece perchè, secondo Montezemolo & C., non c’era in giro di meglio. Benchè non vi fosse, appunto, di meglio, furono tentare comunque le strade di Webber e Button. Un po’ strana come teoria, ma tant’è.
Oggi il meglio è rappresentato da Raikkonen, colui che fu parcheggiato senza troppi complimenti per far posto all’arrivo di Alonso.
Si è fatto il nome di Hulkenberg, così tanto per gettare benzina sul fuoco, ma le uniche analogie sono legate al motore Ferrari che equipaggia anche la Sauber. Non vi è mai stato vero interesse verso il tedesco e non ve n’era motivo, anche se il talento non si discute.
Eppure anche Webber si era liberato. Conscio del fatto che la RedBull è una squadra che viaggia con un singolo pilota, ha preferito andare a divertirsi nel mondiale Endurance in chiave 2014. Ma era libero. Ciononostante Kimi era il meglio.
La Lotus ha perso il finlandese per 2 motivi. Il primo economico, il secondo tecnico.
La Ferrari può garantire il lato economico, ma quello tecnico è sempre una scommessa ogni anno, per la Ferrari e per tutti gli altri.
Kimi non costa poco, ed è sostanzialmente una minestra ben riscaldata.
Hulkenberg, così come un Perez un anno fa, o un DiResta oggi, erano scommesse a lungo termine, affamati di risultati, con un talento sicuro ma ancora da dimostrare e tutto l’interesse a farlo. Anche a bassissimo costo, anche da spalla di Alonso.
Kimi no.
C’è però un’analogia tra i due futuri compagni. Entrambi hanno una lingua tagliente. Il che è tutto dire considerati i silenzi del finlandese.
Tutti e due hanno avuto parole dure per la Scuderia, Alonso prima di arrivarci, Raikkonen dopo essere stato appiedato.
Tutti e due costeranno non meno di 25-30 milioni di Dollari a testa.
Tutti e due saranno chiamati a portare a casa quel titolo che alla Ferrari sfugge da un po’ di anni (Costruttori prima e Piloti poi), e tutti e due punteranno al Piloti prima ed al Costruttori poi. Tutti e due avranno team radio coloriti, e tutti e due porteranno rotture all’interno del team. Domenicali lo sa. Forse è per questo che ha caldeggiato il rinnovo di Massa fino all’ultimo.
Il “fallimento” del presunto dream team, sarà la scusa per la rifondazione totale del management e di tutto il muretto. Il “successo” sarà comunque lo schiaffo morale per non aver capito prima di cosa aveva bisogno il Cavallino Rampante.
In entrambi i casi la ristrutturazione generale è ripartita, e ha il gusto di minestra molto ben riscaldata.