Pistol offense e read option: rivoluzione finita?

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La prima giornata del campionato NFL è ormai agli archivi ma cercare di recuperare da questa delle indicazioni conclusive ed attendibili sull’andamento della stagione appena cominciata, rischia di essere un puro esercizio stilistico.

L’anno scorso all’esordio le roboanti vittorie di Dallas e dei New York Jets avevano fatto pensare per queste franchigie ad una annata da protagoniste mentre ad attenderle c’è stata alla fine l’ennesima stagione deludente.

Eppure qualche indicazione credibile questa prima week di campionato sembra averla fornita. Uno dei temi più caldi e dibattuti nel corso di questa lunga offseason è stato quello riguardante la capacità delle difese avversarie di riuscire a fermare la pistol offense e la read option che tanti danni avevano causato nel 2012.

In base a quello che si è assistito si può dire che i DC della NFL sembrano aver trovato il bandolo della matassa o quantomeno un modo per arginare un po’ questo tipo di attacco.

La soluzione a questo rompicapo non era per niente scontata. I Packers, con oltre 180 yards corse da Kaepernick durante il divisional dello scorso gennaio, sono stati il simbolo dell’impotenza di fronte a questo tipo di attacco. Per scongiurare una nuova debacle hanno mandato diversi loro assistenti presso il college di Texas A&M per cercare di studiare i segreti della read option alla ricerca di un modo per fermarla.

Le dichiarazioni di Clay Matthews nei giorni precedenti all’esordio in campionato, proprio contro i 49ers, non sembravano ispirare una grande fiducia nel fatto che Dom Capers (DC dei Packers) avesse trovato una soluzione efficace. Tutto ciò che si era limitato a dire l’OLB di Green Bay era di colpire il QB avversario più volte possibile sfruttando le sfumature del regolamento.

E già perché qui si è aperto non solo un fronte di carattere tecnico-tattico ma persino normativo. Infatti, la NFL avrebbe spiegato ai propri affiliati che un QB è da considerarsi tale solo e quando inizia ad effettuare il movimento di lancio, mentre quando esegue la finta di handoff al RB nella read option è da considerarsi un RB e pertanto come tale può essere colpito liberamente senza la speciale protezione che il regolamento dedica ai passatori.

Inutile dire come questa interpretazione abbia dato adito a polemiche per certi versi giustificate di chi sosteneva che un QB ha diritto ad essere protetto fino a quando rimane all’interno della tasca.

Al di là delle disquisizioni in punta di diritto, se il piano di Green Bay era quello dell’intimidazione non sembrava particolarmente brillante. Invece il campo ha detto una cosa diversa. Dom Capers ha preparato un game plan difensivo che ha costretto Kaepernick a non correre e lanciare per tutta la partita dalla tasca.

Per fare questo Capers ha, di fatto, saturato la linea di scrimmage con DL e LB con anche i CB molto vicini alla linea medesima.

Una volta partita l’azione i DE e  gli OLB hanno formato come una sorta di gabbia intorno a lui chiudendogli tutti gli spazi nel momento in cui tentava di correre. Gli stessi CB coprivano i rispettivi WR a zona e non a uomo, così facendo rimanevano sufficientemente vicini alla linea di scrimmage chiudendo eventuali altri spazi utilizzabili per correre dal #7 dei 49ers.

Non c’è che dire una tattica valida che ha in qualche modo imbrigliato i piani dei 49ers.

A giudicare dalla strategia pensata dai Packers, si potrebbe forse dire che la rivoluzione di questo tipo di attacco che aveva monopolizzato il 2012 ne esce un po’ ridimensionata.

C’è però una considerazione importante che non può essere sottaciuta anche alla luce della prestazione monster avuta dal QB dei 49ers.

La read option non è uno schema di recente invenzione. Al college è stata giocata per decenni senza che però nessuno avesse mai pensato che avrebbe potuto avere successo anche tra i pro. La ragione è molto semplice; i QB universitari da read option erano degli atleti eccezionali ma dei passatori modesti. Pertanto c’erano pochi dubbi che dopo il breve successo iniziale quest’attacco sarebbe stato facilmente neutralizzabile.

L’aspetto attuale veramente innovativo è che a giocare questo tipo di attacco, per la prima volta, ci sono degli atleti straordinari che però sono anche degli ottimi passatori (Kaepernick, Griffin, Russell e Luck).

Il fatto che Dom Capers per cercare di fermare la read option e la pistol offense sia stato costretto a far giocare la sua difesa in quel modo ed in particolare i CB a zona, ha fornito un vantaggio straordinario ai 49ers che sono riusciti a coinvolgere molto di più Anquan Boldin, protagonista di una delle sue migliori prestazioni in carriera.

Come alcuni commentatori sportivi di Baltimora hanno sottolineato, Boldin, seppur eccezionale, non era mai stato così debordante durante i suoi anni ai Ravens. Questo perché, essendo Flacco un QB prevalentemente da tasca, non c’era la necessità dei DC avversari di far giocare i propri CB a zona per limitare le corse del QB. E’ innegabile che un Boldin marcato a uomo è certamente molto più facile da contenere per qualsiasi difesa.

E’ la storia della coperta troppo corta; è possibile limitare un attacco esplosivo ma non è credibile pensare di cancellarlo del tutto. Forse nel 2013 i QB, dalla read option e dalla pistol offense, non faranno gli stessi danni nel gioco di corsa causati l’anno passato, ma questa nuova generazione di QB/superatleti è in grado di punirti anche dalla tasca.