NFC 7th Week Review

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La settima di campionato è stata caratterizzata da una selva d’infortuni che non potranno non avere ripercussioni sul resto della stagione. Nelle sconfitte, rispettivamente contro i Carolina Panthers e i Washington Redskins, i Saint Louis Rams e i Chicago Bears hanno perso i propri QB. Sam Bradford, l’ex pick n.1 del draft 2010 sarà costretto, dopo un infortunio al ginocchio, a saltare il resto della stagione mentre per Jay Cutler si prospetta uno stop di almeno quattro giornate dopo uno strappo nella zona inguinale. A sostituire entrambi, due onesti backup come Kellen Clemens e Josh McCown. Chicago nella giornata ha tra l’altro perso anche il LB Lance Briggs che rimarrà fermo per almeno sei settimane dopo la frattura della spalla. Una domenica sicuramente poco propizia per le due squadre che rischia di comprometterne il cammino in chiave P.O. Per Cutler, inoltre, sono non pochi quelli che dubitano dopo l’ennesimo infortunio occorsogli da quando gioca a Chicago, che gli sia rinnovato il contratto.

Come accade sempre nello sport c’è chi si lecca le ferite e chi gioisce in tono neanche troppo sommesso. I Carolina Panthers, visti domenica contro i Rams, sono sembrati una squadra in cui Cam Newton sembra più convinto dei propri mezzi e della necessità di giocare più nella “tasca” che correndo e rischiando meno fumble o infortuni. Chi tra l’altro a inizio stagione aveva dei dubbi sul reparto ricevitori inizia a ricredersi con Steve Smith, Brandon LaFell e un po’a sorpresa quel “journeyman” di Ted Ginn Jr, ex Miami e S.Francisco, coinvolti in egual misura nel gioco aereo. Preziosissimo, in attesa del rientro di Johnathan Stewart, l’apporto del fullback Mike Tolbert, vero schiacciasassi in Red Zone.

Questa domenica, può gioire anche Robert Griffin III. Non solo la sua prestazione è stata senza ombra di dubbio la migliore dal suo rientro dopo l’infortunio ma l’ex stella di Baylor è tornato a essere un pericolo sia come QB sia come “runner”. Proprio l’aver ristabilito un gioco di corse credibile è stata la chiave della vittoria contro i Bears.

Se a Washington si aspettava con trepidazione il ritorno a una forma fisica accettabile per Griffin III per aspirare a qualcosa d’importante, per i Packers la presenza in campo di Eddie Lacy sta cambiando almeno parzialmente la prospettiva del gioco offensivo della squadra del Wisconsin. Il giocatore, ex Crimson Tide, con il suo apporto garantisce un maggior controllo del tempo e una pressione minore su Aaron Rodgers, che sembra risentirne positivamente in termini di sack incassati. A pagare dazio domenica sono stati i Cleveland Browns nonostante l’ennesimo infortunio in casa Packers, questa domenica, del TE Jermichael Finley.

Molti osservatori scommettevano su una partita spettacolare nello scontro al vertice della NFC East considerando la consistenza degli attacchi dei Cowboys e degli Eagles. Così non è stato e a farla da padrone sono state le difese. Gli Eagles già privi di Vick, hanno dovuto registrare anche l’infortunio di Foles, costretto a uscire dal campo e sostituito dal rookie Matt Barkley, in un esordio poco fortunato coronato da tre intercetti. Per i Cowboys molto positive, nella vittoria, le prestazioni dei rookies, il WR Terrance Williams e del RB Joseph Randle.

Chi continua a deludere nella NFC sono i Tampa Bay Buccaneers alla 6^sconfitta consecutiva per merito dei Falcons, privi del magnifico duo di ricevitori formato da Julio Jones, fuori per il resto della stagione e Roddy White, infortunato anch’egli, ma di cui si spera il rientro in breve termine. La parte del protagonista l’ha avuta quindi il WR Harry Douglas e il RB Jacquizz Rodgers, usato preferibilmente in screen.

Non se la passano bene neanche i Vikings, che dopo aver “benchato” Christian Ponder in favore del QB Matt Cassell, hanno pensato di liquidare anche quest’ultimo per far spazio al neo arrivato Josh Freeman, apparso nettamente impreparato, a livello di plan game, nella brutta sconfitta con i Giants, fino  a ieri la squadra con la peggior situazione e record dell’intera NFL.

Chi prosegue spedita la propria marcia verso i play off, sono i Seattle Seahawks che dopo aver liquidato perentoriamente la pratica Cardinals mantengono la testa della NFC West, sui 49 ers che poco hanno sofferto in casa Titans.

Una domenica che ha rilanciato alcune franchigie come Washington, Carolina e Atlanta e tarpato le ali ad altre come Chicago e St.Louis ma che ha confermato come in uno sport come il football americano gli infortuni, in primis, possono farla da padrone oscurando qualsiasi considerazione tecnica.