NFC: Finalmente i verdetti!!

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Alla fine il quadro per i play off si è completato, non senza sorprese, soprattutto nella NFC North. I Green Bay Packers che sembravano, dopo l’infortunio di Aaron Rodgers in primis, ma anche dei vari Finley, Cobb, Matthews, destinati a guardarsi i play off da un comodo divano si sono ritrovati, grazie agli scempi compiuti dai Detroit Lions e dai Chicago Bears a sfidare questi ultimi, in casa loro, per l’accesso ai Play Offs. Pochi avrebbero scommesso, dopo la sconfitta casalinga con gli Steelers, su di loro sennonché i Packers sono riusciti a recuperare il loro fenomenale QB, anche se solo al 60% delle proprie possibilità e il WR Randall Cobb; grazie a loro, con meno di un minuto sul cronometro sono riusciti a ribaltare una gara difficile contro un avversario mai domo che ha pagato più di ogni altra cosa le amnesie della propria difesa. Il TD di Boykin dopo il fumble di Rodgers ne è un palese esempio.

Nella NFC East i Dallas Cowboys dopo la solita stagione con alti e bassi si giocavano tutto in casa contro i Philadelphia Eagles. Privi di Tony Romo, infortunatosi domenica scorsa contro i Redskins, guidati da Kyle Orton che non vedeva il campo da due anni, i Texani hanno dato l’anima ma sotto di due punti hanno fallito il comeback grazie ad un intercetto della difesa degli Eagles che ha fatto rivivere ai tifosi dell’ex “America Team” un incubo, l’esclusione dai P.O. che si ripete ormai da quattro anni.

Nella NFC West non vedranno la post season, gli ottimi Cardinals (10-6), guidati da Bruce Arians, alla prima esperienza come HC, le cui uniche speranze risiedevano non solo nella possibile vittoria contro i 49ers ma anche nella simultanea sconfitta dei Saints contro i Bucs, evento improbabile e smentito dai fatti. Il quadro si è così completato nella NFC e vede al bye i favoriti, alla vigilia, Seattle Seahawks con il seed n.1 che avranno, avversari permettendo, sempre il favore del pubblico di casa. I sorprendenti Carolina Panthers vanno con il seed n.2 anche loro al bye, dopo aver approfittato della sconfitta dei rivali divisionali dei Saints contro i Rams e averli battuti nell’incontro di ritorno, la settimana scorsa.

Le Wild cards vedranno i miracolati Green Bay Packers ospitare i San Francisco 49ers che pur in striscia positiva da sei giornate dovranno compiere un salto di qualità, soprattutto nel gioco offensivo e aereo in particolare, per espugnare “la frozen Tundra” di Green Bay. Nell’altro incontro gli Eagles dell’esordiente Coach Kelly cercheranno di continuare il “sogno” battendo i New Orleans Saints, squadra che in trasferta è tutt’altro che inarrestabile.

Se questo è il quadro dei Play Offs, uno sguardo rapido va dato a chi è rimasto fuori dalla lotta per il SB. I citati Lions (7-9) hanno letteralmente dimostrato di mancare di concretezza, spirito di squadra, continuando a commettere tutti, da Stafford alla linea offensiva, alla difesa errori e penalità che hanno finito con mortificare una delle squadre più talentuose dell’intera NFL. Le due sconfitte cruciali per l’esclusione dai P.O. sono venute contro due squadre già eliminate e ancora più mediocri degli stessi Lions nel corso della stagione (NY Giants e Vikings) Alla fine, giustamente, Schwartz, responsabile in primis dell’orribile finale di stagione ha pagato con il licenziamento.

I Chicago Bears, dopo aver finalmente ritrovato ritmo offensivo grazie al lavoro svolto da Trestman e Harper e una linea offensiva in grado di proteggere il proprio QB, hanno pagato un conto salatissimo in difesa, dopo il ritiro di Urlacher, l’infortunio di Tillman e un DC, Tucker che non ha saputo dare un’anima al reparto, chiudendo al 30°posto per yds concesse agli attacchi avversari.

I Giants, con un record di 7-9 hanno consentito al proprio HC di salvare la panchina, ma non possono ritenersi soddisfatti di una stagione che non li ha mai visti protagonisti e in cui, forse, con un po’ di concentrazione la qualificazione ai Play Offs non sarebbe stata preclusa.

Gli Atlanta Falcons, finalisti al championship dell’anno scorso, sono stati falcidiati dagli infortuni, da quello che ha spedito in IR il WR Julio Jones a quelli di Steven Jackson e di Rodney White, senza contare come il veteranissimo TE Tony Gonzalez abbia combattuto durante l’intero campionato contro acciacchi di ogni genere. Le partenze durante la free agency hanno poi penalizzato oltre modo la difesa in una division che presentava non poche difficoltà legate al rientro di Sean Payton come HC dei Saints e all’ascesa dei Carolina Panthers.

Chi, nel giro di un anno, ha visto le proprie quotazioni crollare sono stati i Washington Redskins. Se, l’anno scorso, i Redskins erano stati la squadra rivelazione, questa stagione, le non perfette condizioni fisiche del QB Robert Griffin III hanno trascinato nella mediocrità l’intera franchigia, favorendo la nascita di dissapori tra Griffin e l’HC, Shanahan e tra Griffin e la sua linea offensiva. Shanahan, incapace di reggere la situazione ha finito con il rilevare dal ruolo di QB lo stesso Griffin, sostituito dall’ottimo back up Cousins (solo a tre giornate dalla fine della stagione), guadagnandosi anche per questo il licenziamento.

In una stagione che doveva consacrare il talento dei vari Ryan, Griffin e perché no Cutler siamo ancora esterrefatti difronte all’impresa di Aaron Rodgers e dei suoi Packers e incuriositi nel vedere gli Eagles dell’esordiente HC Kelly e di un QB giovane e sottovalutato come Nick Foles ai Play offs.