Perchè NON vincerai il SB – NFC North

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Chi vuole veramente vincere il titolo ed andare ai playoffs a questo punto della stagione? Sembra nessuno. Tutte e 4 stanno giocando un football lontano dall’essere “Superbowl contender”. Vincere questa NFC North sembra come vincere il titolo “Più intelligente tra le sorelle Kardashian (o per chi non le conoscesse, ‘Bagascians’) “. Partiamo col nostro roasting:

 

CHICAGO BEARS

Non sembrano i Bears dei nostri padri. L’attacco è solido ed efficiente anche senza Cutler. La difesa, complici gli infortuni a ripetizione di pezzi importanti, soffre molto soprattutto in run-defense. Questi Bears sono nel mezzo di un periodo di transizione, hanno abbastanza playmakers quando sani per puntare ai playoffs, tuttavia il record (-1 sui Lions) e la schedule (Cowboys ed Eagles oltre ai Packers) non lasciano troppe speranze agli orsetti.

Chicago ha una squadra solida ed un gioco d’attacco che può renderla competitiva nel futuro prossimo, nonostante la difesa e la linea d’attacco abbiano bisogno di qualche ritocco per sperare in qualcosa di più.

In tutto questo, una menzione speciale va a Marc Trestman, guru dell’attacco. E’ riuscito a tirare fuori il meglio di Cutler prima, ed a gestire un attacco convincente con Josh McCown. Chapeau.

 

DETROIT LIONS

E’ una squadra costruita per i fantasy-owners. Parola chiave: FANTASY. Cicciobello Stafford lancia per una vagonata di yards e Calvin Johnson è statisticamente parlando il migliore WR di tutta la NFL. Sono l’equivalente dei Los Angeles Clippers (NBA) per un miliardo di motivi.

– Spettacolo più che concretezza. Stafford col suo braccio bionico riuscirebbe a lanciare da seduto dalla linea delle 60 yards e mettere la palla in mezzo ai pali. L’ultimo lancio contro i Buccaneers l’ha fatto col corpo all’indietro e ha lanciato una fucilata side-arm di 40+ yards dal nulla. Il braccio più bionico mai visto, personalmente. Riesce insieme a Megatron a fare in un quarto contro Pittsburgh ciò che altri QB fanno si e no in una domenica vincente. Ma là a Detroit poi…a volte PERDONO.

– Talento più che esecuzione. Parlare di talento spesso equivale a parlare di potenziale ancora inespresso. I Lions hanno diversi giocatori che sono chiaramente pro-bowlers…e la cosa si ferma là. E’ poco più che una raccolta di figurine, manca la coesione, la tenacia, la capacità di restare calmi sotto pressione che tutte le ottime squadre hanno. Suh è più insondabile di Rodman, ormai Linehan ha la stessa credibilità di Spongebob e Coach Schwartz

– Trovate geniali miste a buio generale. Non riesco a capire come con un pacchetto di ricevitori e tight-ends TUTTI dal 6 piedi e 5 in su (tanto per capirci, tutti dall’ 1.96 in su) non si riesca a dominare le partite quantomeno nella metà offensiva costantemente. Quasi impossibile, soprattutto con le regole moderne. Se aggiungiamo all’equazione Reggie Bush, ottimo per screens, ricezioni fuori dal backfield e più in generale playmaker da “dome”…..il mistero si infittisce.

Detta francamente….Detroit è la più scarsa tra le 8 attuali teste di serie e, salvo miracoli, cecchini e l’intervento di varie forze paranormali, saranno one-and done ai playoffs.

 

GREEN BAY PACKERS

Poveri Packers. Proprio ai rintocchi della mezzanotte tutto svanisce e si ritrovano senza principe nè carrozza. A Green Bay l’uomo dell’impossibile è Aaron Rodgers, ed è facile intuire il perchè. Tra i migliori passatori della lega (non sarebbe poi così fuori luogo affermare che è IL migliore), l’attacco gli è stato costruito attorno come un guanto. Rodgers è una goduria da vedere eccetto per chi ci gioca contro.

Disgraziato infortunio che ha privato noi spettatori di uno spettacolo assicurato ogni domenica, ed i Packers della possibilità di arrivare ai playoffs. Col buon Aaron out, stanno venendo fuori diversi limiti strutturali della squadra. Eddie Lacy è un solido RB ma non può da solo portare Green Bay alla vittoria consistentemente. Per di più la linea non riesce ad aprirgli varchi tali da renderlo un elite playmaker.

La difesa, come risultato, sta troppo tempo in campo, risentendone e non poco. Non è difficile capire perchè questi Packers non vinceranno il SB, tuttavia sarebbe troppo semplice nascondersi dietro l’assenza del grande timoniere. A mio avviso pure Mike McCarthy ha delle colpe nella gestione della squadra, degli schemi e dei time-outs. Ho qualche dubbio persino sulla difesa che sembra aver perso quella efficacia unita al killer instinct che la portarono a vincere il titolo contro Pittsburgh.

 

MINNESOTA VIKINGS

Cassell, Freeman, Ponder. Head coach che con buona probabilità verrà licenziato a fine anno assieme al resto del coaching staff. Difesa che invecchia e perde colpi, l’attacco è Peterson. Povero Adrian, sprecare “I migliori anni della noooostra viiiiita” (moto “sorcin-iano”, reminescenze di Renato Zero. Chiedo venia).

Devo ancora capire perchè Freeman è stato catapultato da una situazione disastrosa (Tampa) ad un altra in meno di una settimana. Ma cosa vi dice il cervello? “PIZZA”? Perchè buttare nella mischia un QB con MENO di una settimana di allenamenti in un sistema nuovo con personale nuovo? Mistero. L’hai appena pagato 3 milioni, tra l’altro…mah.

L’Offensive Coordinator, Musgrave, è sul banco degli imputati da oramai troppo tempo. Frazier è un buon coordinatore ma come tanti altri ottimi coordinators, gli manca il mordente per fare l’allenatore capo. La squadra è in ricostruzione, addirittura si parlava di cessione di Jared Allen in periodo di mercato.

Ai Vikings manca più che un semplice QB. Mancano diversi pezzi in attacco ed in difesa, un coaching staff competente. Ci vorranno almeno un paio di anni per tornare a sognare. La situazione salariale è problematica a dir poco. Mandar via Jared Allen sarebbe una soluzione, per quanto ha comunque apportato 5 sacks in questa stagione disastrata e nel 2012 ne mise a segno ben 12.

Off-season di decisioni importanti per il GM Rick Spielman, per ora il Superbowl può aspettare.

Anche per questa settimana abbiamo finito...
STAY TUNED per il prossimo appuntamento, AFC North baby!