Perchè NON vincerai il Superbowl – AFC North edition

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Chiudiamo la nostra rubrica analizzando gli handicap della AFC North…. HERE WE GO :

 

BALTIMORE RAVENS

Percorso molto duro per i Corvi, la schedule rimanente è composta da tre squadre con record positivo. Lions, Patriots, Bengals. Anche se tecnicamente i Ravens controllano il loro destino, pur essendo a pari merito con i Miami Dolphins (7-6), sarà tutt’altro che semplice mantenere il sesto seed per i playoffs.

I problemi di Baltimore partono dalla linea offensiva e si ripercuotono su Flacco. Non a caso Baltimore è seconda in quanto a sacks concessi. Ripensando alle linee dei Lions e Bengals, le previsoni non sono certamente rosee.

La stagione di Flacco non corrisponde al contratto elargitogli in pre-season, ma ciò è dovuto in parte alla mancanza di ricevitori di alta qualità. Conseguentemente pure Ray Rice sembra leggermente in panne.

Il match-up Patriots Ravens della settimana prossima sarà chiave per molteplici motivi ma in particolare perchè i Ravens sono lo spauracchio dei Patriots. Ai playoffs, i Ravens più di una volta hanno buttato fuori Brady e soci, persino giocando a Foxborough.

Baltimore è una squadra che nonostante tutti i limiti, è ben allenata e riesce a trovare quel “quid” che le permette di essere in corsa per i playoffs. Questo basta a renderli ultra-pericolosi in partite secche.

Qualora i Ravens non dovessero arrivare ai playoffs, tutte le partecipanti, soprattutto Patriots e Broncos, tireranno un lungo sospiro di sollievo. Nessuno a Gennaio vuole incontrare una squadra “old-school”, ground and pound, fisica sia in attacco che in difesa.

 

CINCINNATI BENGALS

Primi nella division, complice la difesa di Mike Zimmer (DC) è tra le migliori della lega oramai da anni (nonostante la perdita di Geno Atkins).

L’attacco sembra essere migliorato, così come il QB Andy Dalton, soprannominato “The Red Rifle”. Hanno un gioco aereo a tratti spettacolare.

Dunque quale può essere il tallone d’Achille di questa squadra? Statisticamente parlando è una squadra solida in tanti aspetti. Tuttavia temo che quando si farà sul serio, incontreranno altre squadre con molta più esperienza, e ciò potrebbe fare la differenza.

In partite dentro-fuori saranno determinanti il grado di maturazione di Dalton così come le chiamate offensive di Jay Gruden. Personalmente non sono convinto riescano a spuntarla contro la lunga lista di vecchi marpioni nella AFC.

 

CLEVELAND BROWNS

Aldilà della statistica che li dà fuori dai playoffs, a Cleveland c’è speranza. La trade per Trent Richardson è stata coraggiosa ma doverosa allo stesso tempo, e darà i suoi frutti a tempo dovuto. La difesa è solida ed è il reparto più “playoff-ready” di tutti.

Manca una continuità in attacco, sia di filosofia, che di quarterback. Tre sono i passatori che si sono avvicendati fin’ora.

Finito l’esperimento Weeden, Bryan Hoyer si è messo in luce salvo infortunarsi dopo tre partite. Arrivato il più improbabile degli eroi, Jason Campbell, questi Browns sembrano capaci di segnare punti in attacco e soprattutto di adattarsi ad una lega che favorisce i passaggi.

Doveroso citare Josh Gordon. 237, 261, 151. Sono le statistiche di Gordon nelle ultime 3 partite, per un totale stagionale di 1400 yards tonde tonde. Finalmente a CLeveland sembra esserci un signor primo WR. Ciò che manca è il QB ed un gioco di corse valido. Qualora riuscissero a colmare tali vuoti, potrebbero essere pericolosi negli anni prossimi.

 

PITTSBURGH STEELERS

Qualora riuscissero a raggiungere miracolosamente i playoffs, passerebbero alla storia come la prima squadra a giocare a Gennaio nonostante una partenza 0-4. Ne consegue che in caso di miracolo mancato, non avrebbero altro da fare che prendersela con sè stessi.

La sconfitta con i Dolphins è un microcosmo della stagione degli acciaieri. Buona partita, avanti nel quarto quarto, i Dolphins in rimonta segnano un insperato touch-down, gli Steelers rischiano il colpo gobbo sull’ultimo gioco, complice una dormita della difesa di Miami….ma per una questione di centimetri perdono.

E’ la sintesi della stagione perchè dimostra mancanza di killer instinct e capacità di perdere tutte le partite che contano, specialmente contro avversarie dirette.

Si può dare colpa agli schemi di Haley, piuttosto che alla sfortuna o alla O-line che concede troppi sacks. Fatto sta che questi non sono i soliti, storici Steelers, solidi sia in attacco che in difesa. E’ una squadra questa molto più discontinua, capace di tutto sia nel bene che nel male. Avrebbe bisogno di tre vittorie contro Bengals, Packers e Browns più un suicidio collettivo di Dolphins e Ravens. Dunque, salvo miracoli ripetuti, il settimo anello può aspettare almeno per quest’anno.

 

— E con quest’anno abbiamo finito. Grazie sia ai lettori che a Massimiliano Zanone. Qualora abbiate suggerimenti e-o critiche non mancate di farcelo sapere. Il vero motivo per cui scriviamo siete VOI, ragazzi. Grazie ancora, arrivederci alla prossima. —