NFC: La ricerca di un Coaching Staff

American Sport ma non solo ! Registrazione necessaria prima di poter dire la vostra.

Il termine della stagione regolare ha segnato il destino del coaching staff di quattro panchine nella NFC.

I Washington Redskins, dopo aver vinto l’NFC East nel 2012, guidati dal rookie Robert Griffin III, hanno disputato una stagione disastrosa con il talentuoso QB proveniente da Baylor, non ancora al 100% dopo il grave infortunio occorsogli a gennaio. Oltre ai guai fisici si sono create nel corso della stagione delle tensioni palpabili tra lo stesso Griffin e i suoi uomini di linea e tra Griffin e l’HC Shanahan, culminati nella sostituzione per”motivi fisici” del QB con il back up Kirk Cousins, a tre giornate dal termine, a stagione ormai compromessa.

Per sostituire l’HC Mike Shanahan, vincitore di due SB con i Denver Broncos, la società ha scelto Jay Gruden, fratello del più famoso John Gruden, OC dei Cincinnati Bengals con i quali ha trascorso tre stagioni dal 2011 al 2013 contribuendo in modo efficace a far raggiungere alla compagine dell’Ohio per ben tre volte i P.O.  Appena arrivato a Washington, Gruden, ha promosso Sean McVay da Tight ends coach a OC e ha confermato come DC Jim Haslett. Tali conferme sono giustificate dalla precedente collaborazione tra Gruden e i due coordinatori, nel 2009, quando Gruden ricopriva il ruolo di OC nei Florida Tuskers in UFL, agli ordini dell’HC Jim Haslett mentre McVay ricopriva il ruolo di Wide receiver/quality control coach.

Gruden (46 anni) ha dalla sua l’aver favorito il rapido inserimento del QB Andy Dalton in NFL così come del WR A.J Green facendo dei due giocatori una delle più letali combinazioni offensive dell’intera lega. Nonostante tutto però i Cincinnati Bengals hanno fallito dal 2011 a oggi l’appuntamento con la vittoria nei Play Offs che statisticamente manca ai Bengals dal 1990. A Gruden è affidato il compito non solo di recuperare il talento di Griffin ma di creare un ciclo che possa ridare lustro a una franchigia che troppo sporadicamente ha partecipato nell’ultimo decennio ai Play Offs.

Un’altra squadra che ha cambiato subito registro sono i Tampa Bay Buccaneers che dopo il licenziamento del fallimentare Greg Schiano hanno ingaggiato l’ex HC dei Chicago Bears, Lovie Smith, licenziato al termine della stagione 2012 dopo un record di 10 vittorie e 6 sconfitte ma reo di aver fallito per la quinta volta in sei anni l’accesso alla post-season. Smith torna nella NFL e si avvarrà come OC di Jeff Tedford, noto nel mondo del college football per essere stato l’HC dei California Golden Bears e aver scoperto quell’Aaron Rodgers, ora stella dei Green Bay Packers. A Tedford è affidata la responsabilità di sviluppare Mike Glennon, che statisticamente alla mano, è stato il miglior rookie QB del 2013. L’upgrade difensivo è stato invece affidato a Leslie Frazier, che licenziato dai Minnesota Vikings avrà il compito di reinstallare la cosiddetta “Tampa 2” nella città da cui prese il nome questo rinomato, a livello di football, schema difensivo.

Se la ricerca dei Redskins e dei Buccaneers è terminata, le audizioni dei Detroit Lions e dei Minnesota Vikings sono ancora in corso. A Minneapolis la lista dei papabili comprende gli attuali DC dei Cincinnati Bengals, Mike Zimmer e degli Arizona Cardinals, Todd Bowles; a Detroit invece Ken Whisenhunt, OC dei Chargers e Adam Gase, pariruolo dei Denver Broncos.

I Minnesota Vikings (5-10-1) sono reduci da una stagione che si è profilata fin dall’inizio in salita e  in cui i problemi offensivi legati al ruolo del QB, con un Christian Ponder che, nonostante le attenuanti legate allo scadente lavoro dell’OC Musgrave, si è dimostrato niente più che un buon back up, e quelli della difesa (la trentunesima addirittura sui passaggi) si sono intrecciati.

I Detroit Lions avevano invece a due sole giornate dal termine la possibilità di aggiudicarsi la division battendo due squadre già eliminate dalla corsa play offs come i New York Giants e i Minnesota Vikings. Si sono suicidati perdendo entrambe le partite e a pagare è stato il primo responsabile della disfatta l’HC Jim Schwartz.

Ken Whisenhunt, che è stato HC dei Cardinals di Kurt Warner, che andarono vicini a vincere il SB nel 2008 e OC quest’anno dei S.Diego Chargers di Mike McCoy che hanno visto risalire dopo due pessime stagioni le quotazioni di Philip Rivers, avrà come principale obiettivo in caso di recruiting quello di recuperare Il QB Matthew Stafford, macchina di turnovers nella seconda metà della stagione appena conclusa.

Tra le incognite ancora aperte nella NFC rimangono le situazioni di Dallas e dei New York Giants. Se Jason Garrett, immediatamente dopo l’estromissione dai P.O. si è vista riconfermare la fiducia di Jerry Jones, padre-padrone dei Cowboys, le situazioni dell’OC Bill Callahan e soprattutto del DC Monte Kiffin paiono in bilico.

A New York è il ruolo di OC quello su cui si concentrano le maggiori attenzioni. Quest’anno, Eli Manning per la prima volta in carriera dall’anno di esordio in NFL, il 2004, ha chiuso con un saldo, tra TD segnati e intercetti, negativo. A pagarne le conseguenze è stato l’OC Kevin Gilbride, ufficialmente “pensionato” e a sostituirlo pare destinato Mike Sullivan, OC dei Buccaneers durante il bienno Schiano, ex coach prima dei WR tra il 2004 e il 2009 e poi dei QB tra il 2010 e il 2011 proprio ai Giants.

Pochi giorni ci separano dai divisional play offs ma c’è da giurare che da lunedì qualche altra tessera del puzzle sarà aggiunta al quadro generale.