L’angolo del tifoso: effetto Garoppolo

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Mi è stato chiesto di descrivere l’impatto che Jimmy G. ha avuto sui tifosi dei Niners e da tifoso, senza voler entrare nell’aspetto tecnico, la prima cosa che mi viene in mente è: “WOW”.

Occorre però fare una premessa, personalmente amo i QB vecchia maniera (se mi passate il termine) cioè quelli cha stanno lì, scandagliano al centro, a destra, a sinistra e se poi proprio non trovano nessuno provano a correre. Questo è il motivo per cui ho sempre preferito Smith a Kaepernick; fatta questa premessa, provate a pensare al godimento profondo di trovare dietro alla OL della propria squadra del cuore uno come Garoppolo che SEMBRA veramente avere il tocco di re Mida.

Arrivato a sorpresa alla fine di ottobre in cambio di una seconda scelta per i Pats nel 2018, in una franchigia storica, ma che ormai vive solo di passato, (gli ultimi anni sono stati francamente così vergognosi ed imbarazzanti non solo sul campo ma anche a livello societario che ci hanno fatto diventare quasi la barzelletta dell’NFL e il quasi è dovuto alla presenza dei Browns), il ragazzo: alto, bello, fisicato; l’uomo che tutte le ragazze vorrebbero come fidanzato, è stato tenuto in naftalina e nelle dichiarazioni di coach Shanahan c’era forse anche l’intenzione di non schierarlo in questa stagione ma di regalargli alcuni mesi in più per apprendere il suo complesso quadro offensivo ed integrarlo nella squadra “step by step”. Il destino però ci ha messo la mano e ad un minuto dalla fine della partita casalinga contro gli odiati Falchetti ecco che C.J. Beathard, (rookie che può essere un discreto backup), viene colpito piuttosto duramente e deve lasciare il posto al predestinato che entra e in tre giochi riesce a lanciare per il suo primo TD in maglia Niners; certo si era nel garbage time più evidente, ma comunque…

Da lì in avanti Jimmy si è giocato tutte le restanti 5 partite portando a casa 5 vittorie e se le prime due contro i Bears e i Texans ci potevano anche stare, quelle con Titans, Jags e Rams (purché in versione vacanziera) non erano certo ipotizzabili; in più i numeri, che spesso in questo sport hanno il loro bel significato, recitano: 1560 iarde lanciate, 67,4% di completi, 7 TD e 5 intercetti. Ma al di là dei numeri, per chi ha visto le partite dei Niners, quello che ha impressionato di più è stata la personalità che questo ragazzo, che aveva giocato solo una manciata di partite da titolare nei suoi anni da pro, ha messo in mostra trascinando con sé l’intero attacco… La linea ha cominciato a tenere e i ricevitori a fare quello per cui erano pagati (tenete presente che mancava il ricevitore numero 1 Garcon, infortunato da tempo).

Adesso, alla fine di questa cavalcata esaltante, da tifoso mi chiedo se questo ultimo mese e mezzo è stato il frutto di un allineamento di pianeti che difficilmente si verificherà ancora, oppure se la stoffa di questo giocatore è veramente di primissima qualità. Credo che, l’anno prossimo, nel quale per forza di cose le ambizioni di SanFran dovranno aumentare considerevolmente fino a pensare di raggiungere i playoff, capiremo qualcosa di più, ma intanto ci godiamo il nostro ragazzo d’oro, sperando che possa diventare veramente il simbolo di questa storica franchigia

Carlo “Carlo66” Sirelli