Alla scoperta di Alex Liddi

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Sanremo sarà famosa per i fiori, per il festival della musica, non di certo per uno sport che si gioca con la mazza, meglio noto come baseball. Ma è da questa città che è iniziata la storia di Alex Liddi, giocatore di baseball classe 1988 che il 7 settembre 2011 è diventato il primo giocatore italiano ad esordire nella Major League, il campionato professionistico americano, nel team dei Seattle Mariners; 12 giorno dopo contro i Cleveland Indians segna il suo primo Home Run.

Il 23 maggio 2012 Alex entra ancora di più nella storia di questo sport, nella partita contro i Texas Rangers; siamo nel quinto inning, a metà match con i Seattle avanti appena 1-0, tutte e 3 le basi sono cariche ed è il turno di Liddi a battere, al giovane sanremese basta un solo tentativo, una sola palla che viene spedita fuori dal campo, il suo sesto Home Run in carriera, ancora più importante il suo primo Grande Slam, 4 punti che saranno decisivi per la vittoria finale di 5-3 dei suoi Mariners.

Ma come è arrivato fino a qua Alex Liddi? Torniamo al 2006, Alex milita nel Sanremo Baseball Club, non ha ancora compiuto 18 anni e deve ancora esordire con la prima squadra ma viene prelevato dai Seattle Mariners che lo faranno crescere nel team satellite dei Peoria Mariners, nella Minor League, il campionato delle matricole. Da qui è iniziata la scalata di Liddi, prima viene promosso nella Classe A con i Wisconsin Timber Rattlers nei quali trascorre due stagioni da protagonista. Nel 2009 entra definitivamente nella rosa di Seattle e passa alla Classe Doppio A con i West Tenn Diamond Jaxx,; a questa categoria si sono fermati i migliori italiani che ci hanno provato prima di lui ma Alex il 12 marzo 2011 farà il salto nella Tripla A, il massimo campionato per le matricole, con i Tacoma Reiners.

In questa prima fase della stagione, Liddi ha già mostrato notevoli passi avanti rispetto all’anno scorso e negli Stati Uniti cominciano a scommettere seriamente su di lui; sicuramente la sua media di battuta è aumentata notevolmente dal .225 precedente, fino ad ora Alex è abbondantemente sopra  il .300, inoltre se dovesse mantenere la stessa percentuale di Home Run potrebbe chiudere sopra i 40 totali, non sarebbe male per iniziare. Alex ha dalla sua anche una certa duttilità che sicuramente lo aiuterà, infatti lui nasce in terza base ma quest’anno è stato utilizzato anche in prima e c’è chi vorrebbe vederlo anche nell’outfield, questo dimostra che lo staff di Seattle ha molta fiducia nel ragazzo.

Nonostante il suo successo il ragazzo non ha perso la sua modestia, quando gli viene chiesto il motivo per cui lui ce l’ha fatta a differenza di altri la sua risposta è molto semplice: “Non sono più forte di altri. Anzi quando giocavo in Italia ce n’erano di più bravi. Ma ho imparato che, tecnica a parte, è la convinzione che conta per raggiungere certi risultati.”

E si, perchè Liddi ha un talento straordinario ma grazie alla sua forza d’animo e la sua volontà è riuscito ad andare oltre e a realizzare il suo sogno, insieme ai complimenti molto spesso si prende e incassa le critiche riguardo i suoi limiti, velocità e troppi strikeout soprattutto, ma Alex affronta e supera tutto nel migliore dei modi, in fondo sa bene che non possono essere tutte rose e fiori…come a Sanremo.