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Per ogni fan NFL c’è un momento unico, fatto di spasmodica attesa e ansioso interesse durante tutto il periodo di off-season, il draft. Quando la propria squadra è “on the clock”, si inizia a pregustare la maniera in cui la scelta di un singolo rookie, proveniente da una delle tantissime università americane, potrà cambiare in meglio il destino della propria franchigia e magari far emozionare durante l’ imminente nuova season. La jersey con il numero 1, che ogni giocatore scelto al primo round mostra al pubblico in sala, ci invita a pensare che da domani quel ragazzo sarà in campo fianco a fianco con gli altri giocatori della squadra per cui tifiamo. Ma è proprio vero ?

Dal momento della scelta in realtà ogni ragazzo si affida a navigati agenti, che hanno un unico compito, quello di spillare il contratto più vantaggioso e oneroso per il proprio cliente. Inizia quindi un’ estenuante trattativa, tra chi cerca di assicurarsi un futuro comodo e garantito e chi invece cerca di tutelare la franchigia da possibili errori di valutazione, in mezzo a tutto questo, milioni di tifosi che fino all’ inizio dei campi di allenamento di fine luglio non fanno che sognare e sperare.

Il contratto per un rookie scelto al draft puo essere della durata di quattro anni, più un quinto anno opzionale e non negoziabile, questa è la regola di partenza, ma poi tutto ruota intorno a persone e riflessioni di ogni genere che spesso ne influenzano la sostanza e ne ritardano la sospirata firma.

Da quando Bruce Irvin, defensive end da West Virginia, ha firmato per 9,34 milioni un contratto di quattro anni con i Seattle Seahawks aticipando tutti i rookie scelti al primo round del draft del 2012, di tempo ne è passato. Dei 32 giocatori scelti, ad oggi sono ancora 5 i casi in cui non si è arrivati ad un accordo definitivo, vediamoli caso per caso.

Kendall Wrigth ( pick 20 ) – il wide receiver prodotto da Baylor, dovrebbe trovare un accorto a breve con i Tennessee Titans visto che sulla cifra si è arrivati ad un comune piano di 8,2 milioni in quattro anni. Quello che ancora frena la firma è quanto di quella somma sia garantita al rookie. A giocare a favore di Wrigth il fatto che il recente infortunio di Kenny Britt, il titolare nel ruolo, ha messo con le spalle al muro i Titans e se non bastasse questo, il fatto che Brandon Weeden, scelto due chiamate dopo, ha strappato un contratto “fully guaranteed” ai Browns.

Dontari Poe ( pick 11 ) – la nose tackle da Memphis dovrebbe essere un punto di forza nella 3-4 defense dei Kansas City Chiefs che sul ragazzo hanno speso un’ undicesima scelta assoluta. Il contratto dovrebbe stabilizzarsi intorno agli 11-12 milioni. Quello che resta da stabilire sono le pieghe contrattuali (offset language) sulla cifra che la franchigia non verserebbe al giocatore nel caso il contratto non arrivasse al termine dei quattro anni. A rallentare gli accordi anche il tira e molla da parte del GM Pioli sul rinnovo del veterano Dwayne Bowe, questione scoppiata in casa Chiefs ancora da definire.

Ryan Tannehill ( pick 8 ) – per il quarterback scelto dai Miami Dolphins con l’ ottava chiamata la questione sta tutta nella volontà del GM Jeff Ireland di inserire la clausola dell’ offset language, che come fa notare il giocatore è stata però risparmiata a Luke Kuechly, firmato dai Panthers e scelto subito dopo. Tannehill dovrebbe essere per talento il futuro nel ruolo, arrivando a strappare un contratto di 13 milioni garantiti, anche se al momento la concorrenza di Moore e Garrard non mette certo fretta all’ organizzazione della Florida.

Justin Blackmon ( pick5 ) – quando i Jacksonville Jaguars hanno chiamato il wide receiver proveniente da Oklahoma State la sensazione è stata quella di aver finalmente trovato qualcuno capace di cambiare le sorti della franchigia almeno nel reparto offensivo. Al momento però le notizie più eccitanti per i fans dei Jaguars arrivano dalla prigione di Payne County, contea dello stato dell’ Oklahoma, dove Justin è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza. Non nuovo a queste sparate il ragazzo ha dovuto mettere da parte le questioni contrattuali per occuparsi della sua difesa di fronte alla corte. Al momento rilasciato dopo una multa e un piano di lavori sociali, troverà le ovvie rimostranze di una dirigenza che farà leva su questo aspetto nella speranza di tutelarsi da future imprese fuori dal campo, 19,5 milioni dovrebbe comunque essere il quadriennale che Blackmon strapperà ai Jaguars.

Matt Kalil ( pick 4 ) – il miglior tackle dell’ intero draft 2012 Kalil è un giocatore capace di cambiare la linea offensiva di qualsiasi squadra, questo è quanto i Minnesota Vikings pensano di ottenere dalla guardia proveniente da Southern California. Al momento però, proprio i Vikings tentennano sulla firma del giocatore, che come il terzo-round pick Josh Robinson, non ha ancora trovato un accordo con la squadra del Minnesota. Sull’ accordo comune non ci sono dubbi (20 milioni per 5 anni), la firma arriverà a breve, tra l’ altro Kalil è gia al lavoro, resta il solito contenzioso sulla cifra e sulla parte garantita. Kalil ha come agenti Ben Dogra e Tom Condon gli stessi che hanno strappato onerosi compensi rispettivamente ai Redskins e ai Browns per i contratti di Robert Griffin III e Trent Richardson, c’e quindi da ritoccare evidentemente qualche cavillo.