Triplete Panthers

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Sabato 7 luglio allo Stadio Ossola di Varese e in diretta, grazie ad Eurosport 2, in 22 paesi europei è andato di scena il XXXII Superbowl che ha visto prevalere per il terzo anno consecutivo i Parma Panthers.

61-43 il risultato finale a favore della squadra parmense, che, grazie alla maggiore esperienza e organizzazione, alla fine é riuscita per la seconda volta in tre anni a sconfiggere i valorosi Elephants di Catania. Si potrebbe parlare all’infinito di come i Panthers siano più completi in ogni reparto, ma le scelte di Catania durante tutto l’arco dell’incontro sono sembrate veramente stucchevoli. La cosa più sconcertante è stata come la squadra catanese si sia presentata a quest’appuntamento finale priva di un kicker degno di questo nome, costringendo il proprio quarterback a calciare oppure a giocare sempre per i due punti addizionali. Tre calci sbagliati nel solo primo tempo e tre conversioni sbagliate di cui una riportata, nel secondo tempo, direttamente in EZ, per una trasformazione da due punti a favore di Parma. Con i “se e i ma” non si è mai fatta la storia, ma costringere un’intera squadra a forzare sempre in sede di conversione ha incoraggiato i Panthers alla rimonta, supportati da Vergazzoli, miglior kicker italiano.

Se poi si aggiungono giocate come quella sul 24-28 di un quarto down giocato sulle proprie 38 yds e non convertito poi immediatamente sfruttato dai Parmensi per il 35 a 24, si può ben capire che una squadra come Parma non ha bisogno di regali e che Catania, per vincere, avrebbe dovuto disputare una partita avida di errori.

Dopo il primo quarto invece la difesa emiliana ha cominciato a prendere le misure alla squadra etnea e proprio un fumble provocato dall’ottimo Bernardoni su Hollande ha decretato la fine dei sogni di Catania. Da quel momento in poi la squadra di coach Papoccia non ha commesso più errori e anche gli ST hanno fatto la loro parte con il tentativo di trasformazione della squadra degli Elephants trasformatosi in preziosi due punti per i Panthers, con il fantastico ritorno da 102 yds di Greyson. Il tutto secondo le regole NCAA, applicate nel nostro campionato.

Le prestazioni dei singoli hanno pesato, Monardi dopo un intercetto su un lancio a incrociare il campo nel primo quarto, riportato direttamente in EZ da Jordan Lake, si è ripreso disputando una buona partita. Tessere le lodi del RB J.Taylor Spears, 3 TD anche nel SB, è quasi superfluo ma l’MVP è andato a Greyson autore di un’ottima prestazione personale con tre TD all’attivo e il ritorno da due punti di 102 yds. Menzioni particolare per Bernardoni e per Fiumarola che ha intercettato Marty in EZ nell’ultimo quarto mettendo la parola “FINE”al tentativo di rimonta Elephants a poco più di 9 minuti dalla fine dell’incontro.

Panthers sornioni ed etnei che tornano a casa con la convinzione di un potenziale offensivo importante ma che va puntellato con chiamate meno rischiose, almeno all’interno della propria metà campo, e una maggiore cura per i dettagli, sempre che la presenza di un kicker in campo lo sia.

La partita si è giocata sotto un sole che non ha dato tregua, soprattutto agli spettatori, per tre quarti dello svolgimento della partita. L’evento, grazie alla presenza di Eurosport e di una discreta pubblicità ha portato tre mila spettatori ad assieparsi sugli spalti dell’Ossola, stadio a dire il vero non eccezionale per ospitare incontri di FA. La vera nota dolente sono state le barriere anti sfondamento, peculiarità tutta italiana ormai dei nostri stadi di calcio che unitamente alla decisione degli organizzatori di non aprire le porte del campo stesso ha impedito ai supporters parmensi di unirsi ai propri eroi per festeggiare la terza vittoria consecutiva. Detto questo si è realizzato per i Panthers il “triplete” con le vittorie consecutive a Sesto S.G., a Parma e quest’anno a Varese del SB. Complimenti!