Una squadra chiamata Europa

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Il Johnnie Walker Championship a Gleneagles nel Perthshire (Scozia), durante l’ ultimo week-end di agosto è solamente un’ altra tappa del PGA tour europeo; ma solo negli anni dispari. Negli anni pari infatti, come per l’ edizione 2012, è molto di più, rappresenta l’ ultimo treno, dopo due anni di appuntamenti, per aggiudicarsi un posto nella squadra che ad un mese di distanza si giocherà la prestigiosa Ryder Cup.

Una squadra chiamata Europa, nata nel 1979 quando alla rappresentativa di golfisti britannici (Gran Bretagna e Irlanda) venne incorporato tutto il vecchio continente. Da quell’ edizione quindi, prima che si potesse anche solo pensare ad un parlamento europeo o ad una moneta comune la bandiera con le dodici stelle della Comunità europea sventola alta in ogni edizione della Ryder Cup. Una competizione sportiva che per prestigio, qualità degli atleti e richiamo di pubblico sta al golf come un Mondiale sta al nostro amato calcio.

La Ryder Cup è un’ idea nata nel 1927 dalla mente di Samuel Ryder che ipotizzò uno scontro tra una squadra inglese ed una statunitense. Da allora, edizione dopo edizione, la Ryder si è rinnovata nella sua formula, ma ogni due anni torna mantenendo vivo lo spirito con cui è stata pensata. Nessuna moneta in palio nei tre giorni di gara, l’ obiettivo sta nel mantenere la coppa, cercando un’ amalgama di squadra in uno sport in cui di regola, si gioca da soli e contro il campo, caricando se stessi e i compagni in una cornice di pubblico partecipe e “golfisticamente” spregiudicato.

Anche la formula della competizione è particolare. Nei primi due giorni di gara si alternano coppie di giocatori in partite a 4 nella formula del “foursomes” al mattino e del “four-ball” al  pomeriggio, per un totale di 16 punti a disposizione. Ogni coppia che vince segna 1 punto per la propria squadra, in caso di pareggio il punto è diviso a metà. Domenica poi i 12 “singoli” (12 punti disponibili) in cui si sfidano tutti i golfisti con la formula del “match play”.

Torniamo a Gleneagles, perchè è li che il capitano europeo nominato dalla PGA per l’ edizione 2012, lo spagnolo José María Olazábal comunica, nella serata di domenica, i nomi dei golfisti che compongono la squadra europea. Una squadra composta dai dodici miglior giocatori con passaporto europeo che cercheranno di aggiudicarsi i 14 punti e mezzo (sui 28 disponibili) necessari a vincere il trofeo. La missione è difendere la coppa vinta due anni prima al Celtic Manor Resort in Galles, questa volta negli Stati Uniti per l’ edizione 2012 che si svolgerà infatti nel cuore dell’ America operaia, al Medinah Country Club in Illinois, come da programma sul percorso americano a partire dal 28 settembre.

Dei dodici golfisti chiamati in causa dieci si qualificano di diritto e provengono da classifiche che rispondono ai risultati ottenuti nei due anni precedenti. Cinque dalla European Points List e altrettanti dalla World Points List. Sono poi l’ undicesimo e il dodicesimo nome che destano il maggior interesse e la maggior aspettativa da parte dei media nel week-end a Gleneagles. Due wild card che il capitano può arbitrariamente assegnare, in alcuni casi premiando l’ esperienza di giocatori reduci da passate edizioni o semplicemente valutando il miglior livello di gioco e di forma del momento. Scelte che spesso sono bersaglio di polemiche mosse da chi avrebbe scelto l’ uno rispetto all’ altro o di chi intravede biechi campanilismi dietro alle preferenze espresse.

Chi è in lizza per uno di quei due posti sa che deve dimostrare di valere la squadra proprio a Gleneagles, giocando il miglior golf possibile nei quattro giorni di gara, come fece il nostro Edoardo Molinari nel 2010, quando vincendo sul percorso scozzese costrinse l’ allora capitano Colin Montgomerie ad assegnargli una delle due wild card. Questo sperano i vari Nicolas Colsaerts, Ian Poulter, David Lynn e Rafael Cabrera Bello che sono i favoriti a ricoprire il ruolo di undicesimo e dodicesimo giocatore, nella speranza che Olazábal faccia il proprio nome domenica sera inserendoli nella squadra chiamata Europa edizione 2012.