La corsa ai playoff aiuterà Miguel Cabrera a vincere il Triple Crown?

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Essere nel bel mezzo di una corsa ai playoff potrebbe aiutare Miguel Cabrera a vincere il Triple Crown nell’American League questa stagione?

 

Ad oggi, Cabrera guida la AL con una media di .327 e 133 RBI. Ma i suoi 42 home runs sono uno in meno di quelli di Josh Hamilton.

L’ultimo giocatore a vincere il Triple Crown fu Carl Yastrzemski nel 1967. Sulla domanda riguardo le possibilità di Cabrera di ripetere la sua impresa e raggiungerlo nella mitologia del baseball, il legendario outfileder dei Red Sox ha dichiarato che nel 1967 la battaglia per i playoff lo distrasse dal suo obiettivo personale di guidare la lega in media di battuta, home runs e RBI; a favore di Cabrera ha però detto che allora non c’era tutta questa attenzione per il Triple Crown.

Infatti Cabrera sta ricevendo molta più attenzione nel 2012 durante questa sua corsa. I fans attraverso il paese scrutano attentamente le sue prestazioni in tempo reale, grazie alla televisione e a internet.

Cabrera ha già mostrato di essere anche troppo consapevole di poter puntare a questo pregevole premio. Dal 18 settembre, quando ha chiuso con 3 battute, 2 homer, sei RBI, Cabrera sta battendo con una scarsa media di .174.

Per adesso è stato capace di mantenersi in testa per quanto rigaurda media e RBI, ma il cercare di raggiungere Hamilton negli home run potrebbe rischiare di fargli perdere le altre due stats. Guardando i suoi numeri, Cabrera quando si concentra a colpire Home runs tende a uscire dalla partita.

Con sei partite rimaste nella regular season, e con i Detroit Tigers avanti di due vittorie sui Whote Sox nella AL Central, continuerà Cabrera a concentrarsi sul Triple Crown? Tra l’altro scontrarsi con i pitcher dei Minnesota Twins e dei Kansas City Royals lo aiuteranno in ciò.

 

Andiamo a dare un’occhiata agli altri battitori che sono arrivati a vicino a questo traguardo negli ultimi anni e se il fatto di essere o non essere in una corsa playoff li abbia aiutati o meno nel finale di stagione.

 

Gary Sheffield, San Diego Padres: 1992

 

Sheffield vinse il titolo di battuta per la NL con una media di .330, ma finì terzo con 33 home runs e quinto con 100 RBI.Nel mese di settembre, Sheffield colpì con una formidabile media di .314/.385/.523 ma mise a segno solo quattro home runs e otto RBI. Il suo peggior mese in fase di realizzazione.I Padres non furono mai veramente coinvolti nella vittoria della NL West. San Diego concluse con un 82-80, in terza posizione 16 partite dietro gli Atlanta Braves.

Per giunta Barry Bonds vinse l’MVP della NL per i Pittsburgh Pirates che vinsero la NL East. Bonds comunque non guidava la NL né per media, ne per home runs e RBI.

 

 

– Barry Bonds, San Francisco Giants: 1993

 

Con 46 home runs e 123 RBI, Bonds guidò la NL in entrambe le categorie. Tuttavia la sua media di .336 si classificò quarta nella NL.Bonds ebbe sette home runs e 22 RBI a settembre, ma la sua media di .300 fu la sua seconda media più bassa ottenuta in un mese in quella stagione.

I Giants ebbero un finale al cardiopalma nella NL West, finendo la stagione appena una partita dietro gli Atlanta Braves nonostante 103 vittorie.

Bonds vinse comunque per il secondo anno di fila l’MVP della National League.

 

 – Jeff Bagwell, Houston Astros: 1994

 

Bagwell guidò la NL con 116 RBI, venti in più al secondo classificato. Tuttavia finì secondo nella NL con una media di .368(Tony Gwynn arrivò primo con una media di .394). I suoi 39 home runs valsero un altro secondo posto, quattro in meno di Matt Williams.

Sfortunamente, la stagione del 1994 fu più breve per lo sciopero dei giocatori. Resta così che giocando anche a Settembre magari Bagwell avrebbe raggiunto Williams negli HR, anche se raggiungere la media di Gwynn molto probabilmente sarebbe stato impossibile.

Bagwell potrebbe aver giovato dalla corsa degli Astros per la vittoria della NL Central. Houston arrivò a mezza partita di distanza dai Cincinnati Reds per il tiolo divisionale.

Per le sue prestazioni Bagwell vinse l’MVP della NL con una votazione unanime.

 

– Alex Rodriguez, New York Yankees: 2007

 

Rodriguez ha guidato la major league in home runs e RBI per due volte nella sua carriera, ma nel 2007 fu la stagione in cui arrivò più vicino al Triple Crown.

Con 54 home runs, Rodriguez superò di otto Carlos Pena. Le sue 156 RBI erano 17 in più rispetto a Magglio Ordonez.

Ma la media di .314 che ottenne Rodriguez non fu mai nelle prime dieci della AL in quella stagione, finì esattamente al tredicesimo posto.

Tuttavia i grandi numeri di Rodriguez gli valsero l’MVP dell’American League.

Come è facilmente immaginabile i Yankees erano in corsa per la postseason; finirono secondi nella AL East, ma raggiunsero i playoff con la wild card.