Nel segno di Kung-Fu Panda

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Pablo Sandoval possiede la struttura di Babe Ruth, il fiuto di Reggie Jackson e la formidabile presenza sul piatto di Albert Pujols.

 

Ieri notte, Sandoval ha condiviso una caratteristica con tutti e tre questi uomini: il loro swing.

Sandoval ha raggiunto Ruth, Jackson e Pujols nella storia del baseball colpendo tre home runs, pareggiando un record in postseason e portando i Giants ad un trionfo di 8-3 sui Detroit Tigers in Gara 1 delle World Series.

 

“Ancora non posso crederci”, queste le parole di Sandoval.

 

Sandoval ha colpito i suoi primi due homers contro Justin Verlander, che ha subito cinque corse e sei colpi in quattro scioccanti innings. Sandoval ha poi aggiunto il suo terzo contro il reliever Al Alburquerque per raggiungere il club dei tre homers in una partita delle World Series: Ruth, capace della performance nel 1926 e 1928; Jackson, che è andato a segno in tutti e tre gli swings contro i Dodgers nel 1977; e Pujols, che ha fatto la storia con St.Louis in Texas l’anno scorso durante Gara 3.

Sandoval ha chiuso 4-4 con quattro RBI aiutando così Barry Zito, che si è avvicinato alla magnificenza della sua Gara 5 a St.Louis nella National League Championship Series. Zito dopo i suoi 7 e 2/3 innings senza subire corse contro i Cardinals ha limitato anche i Tigers ad una sola corsa e sei colpi in 5 e 2/3 innings. Questa è la quattordicesima vittoria consecutiva per i Gaints con Zito da starter.

Ancora più importante, i Giants finalmente hanno vinto una gara d’apertura in postseason, cosa che fino ad ora li aveva costretti a vincere sei consecutivi match in cui una sconfitta sarebbe costata l’eliminazione.

I precedenti vincitori di Gara 1 hanno conquistato le Series 66 volte, circa il 61,7 per cento. Dal 1993, tutti e 11 le squadre di casa che hanno vinto Gara 1 sono diventati poi i campioni.

 

I Giants sono stati supportati anche dalle ottime giocate difensive di Blanco che si è ripetuto su Miguel Cabrera nel terzo inning e poi con Prince Fielder nel sesto. Da sottolineare anche l’ennesima prova eccellente da reliever di Tim Lincecum, il quale subentrato a Zito ha collezionato cinque strikeout in poco più di 2 innings.

Ma naturalmente chi si è preso tutto il palcoscenico è stato Sandoval, il quale è apparso solo una volta nella vittoria di San Francisco contro Texas due anni fa. Dopo di che numerosi problemi di peso lo hanno fatto scivolare nelle gerarchie, ma questa stagione con un controllo maggiore è tornato a buoni livelli e ha portato i Giants a questa fondamentale vittoria.

I Giants hanno colpito appena 31 home runs in regular season al AT&T Park, di gran lunga ultimi nella MLB e il numero più basso dal 1992. Ma Sandoval ha smentito alla grande questa statistica.

Con due out nel primo inning, si è presentato sul piatto con sicurezza, ricordandosi anche della tripla contro Verlander durante l’All-Star Game del 10 luglio, decisivo per guadagnare il fattore campo nelle World Series. Sandoval ha aperto le danze colpendo la palla veloce di Verlander mandandola sul lato destro delle tribune. La prima volta per Verlander quest’anno su un count di 0-2, e solo la quarta in tutta la sua carriera.

I Giants sono andati di nuovo a segno nel terzo grazie al double di Angel Pagan seguito dal single di Marco Scutaro che ha estesto la sua striscia di colpi in postseason ad 11 partite; dopo di che è arrivato Sandoval che stavolta ha spedito la palla sulle tribune di sinistra.

 

Sandoval dopo il terzo home run ha aggiunto anche un single nel settimo innings, diventando il secondo giocatore della storia a collezionare 13 basi i una gara delle Series. Pujols ne ha totalizzate 14 nella sua performance dello scorso anno.