Tre giorni per la verità

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Oltre ad essere il titolo di un intenso film drammatico, è anche il tempo che dovremo aspettare per sapere chi sarà il nuovo campione del mondo di Formula1. Ci sono solo 2 piloti a contendersi il titolo 2012, Vettel e Alonso, ma la sceneggiatura a tinte forti che andrà in scena ad Interlagos lascia aperta la porta a possibili sorprese.

Per il tedesco, la strada più semplice per arrivare al 3º alloro iridato è quella di portare in fondo la vettura, possibilmente sul podio, e comunque non troppo lontano da Alonso. Per l’asturiano, viceversa, conta solo fare 13 punti più di Vettel, sperando che nel frattempo al rivale capiti qualche rogna che gli impedisca di usare al meglio la sua arma di distruzione di massa (con la m minuscola…), ovvero la sua RedBull.

Tutto è possibile, ce lo insegna la storia delle corse e dello sport in generale. Quest’anno il Motorsport ha spesso regalato sorprese a profusione (indipendentemente dall’esito finale), come nei migliori thriller. Chi si sarebbe aspettato ad esempio un Dany Pedrosa in grado di battagliare per il titolo contro Lorenzo? E i mille colpi di scena nella 24 ore di Le Mans malgrado il trionfo Audi fosse ormai cosa fatta? L’ultimo giro della 500 miglia di Indianapolis tra Sato e Franchitti? Come non annoverare nello sport dei motori anche quel Zanardi da Castelmaggiore, che alle Olimpiadi di Londra vince un fantastico Oro sulla pista di Brands Hatch che gli regalò la prima Pole Position in ambito internazionale? E ancora, l’ultima gara della Indycar, con Hunter-Reay mai certo della vittoria in campionato fino alla bandiera a scacchi, e dove invece trovano la sconfitta i protagonisti della stagione, e cioè Will Power e il suo team manager Roger Penske? E la Nascar, che festeggia il suo nuovo re, Keselowski, il quale ironia della sorte, corre proprio per quel Penske che inseguiva questo titolo da un bel quarto di secolo? Ed infine di quella BMW che al ritorno nel DTM tedesco dopo 2 decadi, si prende il lusso di ribaltare i pronostici e vincere il titolo al debutto contro ogni logica?

Tutto potrà succedere domenica ad Interlagos, persino l’esito più banale andrà messo in conto. In fondo non è un mistero che Alonso speri in un guasto tecnico sulla vettura di Vettel, ma non è nemmeno impossibile che il guasto possa verificarsi sull’affidabilissima Ferrari dello spagnolo, privandoci così di un finale da cineteca.

Le previsioni del tempo indicano una buona possibilità di gara bagnata. In tal caso è lecito supporre che la Ferrari potrebbe recuperare il gap che la separa dai “lattinari”, ma da qui all’essere la favorita della gara ce ne passa.

Se Alonso vuole giocare al gufo, o se preferisce invece pregare tutti i Santi di cui ricorda i nomi, è solo un dettaglio che ormai fa poco testo. A parte, come detto, sperare in una debacle di Vettel, il ferrarista dovrà soprattutto dispensare fortuna a tutti quelli che ipoteticamente potrebbe mettere tra se e Sebastian nel caso il tedeschino arrivi dietro di lui. E quindi al duo McLaren, Hamilton (all’ultima gara col team di Woking) e Button, Raikkonen e se possibile anche Grosjean, senza dimenticare Webber (che però farebbe gioco di squadra col suo compagno) e quel Massa che ad Interlagos ha sempre corso da protagonista. Chi più ne ha… Dal canto suo, a Vettel verrà chiesto di non distrarsi troppo sui saliscendi brasiliani, e se possibile, di evitare di prendere in piena faccia altri cartelli di polistirolo come avvenuto ad Austin domenica scorsa.

Il resto sarà guerra nella guerra, con Hamilton desideroso di rivincita su una pista che non lo ha mai messo davvero in risalto, col chiaro scopo di regalare la sua ultima vittoria alla McLaren e di acciuffare il 3º posto finale in classifica ai danni di Raikkonen. E Button anch’egli con l’ordine preciso di fare bottino di punti, per tentare l’ultimo disperato assalto alla Ferrari per il 2º posto nel trofeo Costruttori già vinto dalla RedBull, e che vale un bonus di parecchi milioni di dollari.

La sfida finale inizia ora. Fuoco alle polveri e vinca il migliore, e se proprio la trama prevederà qualcosa di diverso, allora vinca almeno lo spettacolo.