Superbowl XLVII: Finalmente Flacco

American Sport ma non solo ! Registrazione necessaria prima di poter dire la vostra.

Il Superbowl n.47 passerà certamente alla storia per gli innumerevoli record abbattuti.

E’ la prima finale persa dai 49ers sulle sei disputate e la prima in cui un QB di San Francisco ha lanciato un intercetto. E’stata la finale con il più lungo kick off return (108 yds) della storia del SB, con Jacoby Jones, il WR/KR dei Ravens capace di eguagliare il suo stesso record assoluto registrato a ottobre contro i Cowboys. Lo stesso Joe Flacco è stato il primo QB con la Jersey n.5 a vincere il SB mentre il suo avversario Colin Kaepernick ha segnato un TD con una corsa da 15 yds, la più lunga per un QB durante un Superbowl.

E’stata una partita emozionante che ha visto dopo un clamoroso black out elettrico, il primo nella storia del SB, una clamorosa rimonta dei 49ers dal 6-28 all’inizio del terzo quarto fino al 29-34 al two minute warning.

La vittoria, la seconda nella storia dei Ravens, segna la fine di una striscia di cinque vittorie nei SB dei 49ers così come la prima nel 2000 segnò dopo due vittorie in altrettanti finali la prima sconfitta per i New York Giants nel 2000.

Dopo un primo tempo in cui il QB Joe Flacco, ha messo a dura prova le secondarie di San Francisco mettendo in cassaforte tre TD pass senza un intercetto, per un parziale allo scadere del primo tempo di 21-6, nel secondo dopo il kick off return di Jacoby Jones, che portava il risultato sul 28-6 per la squadra del Maryland, il black out fermava l’incontro per 36 minuti. Alla ripresa delle operazioni, la gara cambiava radicalmente e grazie anche a un paio di mismatch dei Ravens tra cui un punt lanciato da Koch sulle 50 yds (dalle proprie 10) riportato da Ginn sulle 20 di Baltimore e il fumble di Rice, i californiani si riportavano sotto 23-28.

Kaepernick ha dimostrato una volta di più di essere il QB di cui i 49ers avevano bisogno conducendo la squadra ad un’incredibile rimonta culminata nel 29-31, a due soli punti dai Ravens. Qui sono iniziate però le chiamate “dubbie” di Jim Harbaugh e l’ineffabile Greg Roman. Prima la conversione da due punti fallita per il mancato pareggio e poi dopo un drive lungo ma culminato con soli tre punti dalla squadra di Baltimore che riportava Flacco & co. a condurre 34 a 29, i 49ers sprecavano ben quattro tentativi per segnare il TD del sorpasso e, considerato il tempo residuo sul cronometro il colpo del K.O. Con un QB in grado di sorprendere le difese grazie alle grandissimi doti di corridore, RB del calibro di Gore, LaMichael James e Dixon, con tre tentativi di lancio dalle 5 yds peraltro sullo stesso ricevitore, Crabtree, i 49ers gettevano al vento qualsiasi velleità di vittoria e a nulla servivano  le recriminazioni di Jim Harbaugh per una presunta holding del difensore dei Ravens Williams non segnalata (probabilmente a ragione) ai danni dello stesso Crabtree.

Nel complesso, dopo un primo tempo che ha premiato l’attacco dei Ravens, un secondo quello giocato dai 49ers che ha ricalcato la partita giocata dalla squadra californiana nel championship contro Atlanta, questa volta non culminata con la vittoria finale e punisce la squadra di Harbaugh per la pessima prova delle secondarie e il gap di 22 punti all’inizio del terzo quarto.

Baltimore, John Harbaugh e il suo QB, Joe Flacco sono riusciti finalmente a raggiungere l’obiettivo che si erano prefissati 5 anni fa, in sede di ricostruzione, dopo la disastrosa stagione del 2007. Flacco, premiato come MVP dell’incontro grazie all’innesto come OC di Jim Caldwell in luogo di Cam Cameron ha disputato una postseason fantastica riabilitando le proprie statistiche stagionali con 11 TD pass lanciati e nessun intercetto e dimostrando al mondo intero quel braccio potente che gli addetti ai lavori accreditano come il più potente tra i QB in attività.

Per i 49ers, franchigia più giovane e con un QB come Kaepernick solamente alla decima partita come starter comunque una stagione positiva con una rosa che ha nel reparto ricevitori e nelle secondarie necessità di maggiore profondità e qualità.

Il SB vinto dai Ravens è stato anche l’ultimo incontro disputato dal LB Ray Lewis, che dopo essere stato premiato come MVP nel primo SB vinto dalla franchigia di Baltimore, con questo secondo anello ha chiuso una grandissima carriera destinata a culminare con l’entrata di diritto nell’HOF di questo magnifico sport.