The Masters: iniziato il conto alla rovescia.

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Cresce giorno dopo giorno la febbre per l’ appuntamento con il primo Major Championship della stagione 2013 di golf. Sarà infatti da giovedì 11 aprile e fino a domenica 14 che i riflettori si accenderanno, così come la curiosità di milioni di appassionati nel mondo, sul sontuoso Augusta National Golf Club in Georgia, per una nuova edizione dell’ Augusta Masters (The Masters).

Da sempre il più caratteristico dei quattro Major, il torneo di Augusta, deve la sua fama all’ incredibile esclusività del più famoso e ricco circolo statunitense di golf che vanta una tradizione nata nel lontano 1932. Aperto dal 1990 ai giocatori di colore e solamente dal 2012 alle donne, l’ Augusta National Golf Club mette in palio, come d’ abitudine, l’ ambitissima Green Jacket, simbolo del club e premio riservato al vincitore di ogni edizione.

Il percorso, un par 72 disegnato da Bobby Jones agli inizi degli anni ’30, è stato ricavato all’ interno di una ex piantagione del XIX secolo diventata in seguito un vivaio nei primi anni del ‘900. Ad inizio primavera, come accade per ogni edizione del Masters, la cornice floreale regala profumi e colori davvero unici. All’ interno di questo paradiso naturale si snodano le diciotto buche, ognuna delle quali siglata dall’ architetto Jones con un nome di fiore o di pianta, incatevoli nell’ aspetto quanto insidiose nelle pendenze di fairways e greens. Gli ostacoli disegnati lungo il percorso e la presenza di numerose zone boschive lo rendono uno dei percorsi più tecnici dell’ intero panorama della PGA, con angoli di campo entrati ormai nella leggenda, come l’Eisenhover tree, il Ben Hogan Bridge o il temutissimo Amen Corner.

A darsi battaglia un centinaio di giocatori provenienti da tutti i circuiti professionistici del globo. Saranno ovviamente i primi 50 giocatori del word ranking a combattere per vincere la prestigiosa Green Jacket e il ricchissimo montepremi, ma il field di partecipanti, unico nel suo genere, include anche numerosi “past winners” che conservano, praticamente a vita, il diritto di partecipare in ogni edizione; una vera e propria attrazione per il numeroso pubblico nelle quattro giornate di gioco.

A difendere il titolo di campione Masters 2012 sarà l’ americano Bubba Watson che lo scorso anno trionfò sul filo di lana in un playoff ai danni del sudafricano Oosthuizen. Inutile fare pronostici sul possibile vincitore, anche se con le due vittorie in altrettanti tornei giocati a marzo, Tiger Woods, tornato in vetta al ranking mondiale, resta il favorito numero uno. Woods, già vincitore in quattro edizioni del Masters (1997,2001,2002,2005) sembra determinato infatti a saziare la propria sete di vittorie in un Major che dura dallo U.S.Open del 2008. D’ obbligo citare tra i favoriti anche il californiano Phil Mickelson, vincitore in tre edizioni (2004,2006,2010), sempre particolarmente ispirato sul percorso della Georgia.

Folta la presenza dei giocatori provenienti dal tour europeo, ben 35 quest’ anno. A guidare il gruppo il talento nord irlandese Rory McIlroy, numero due del ranking mondiale, vincitore ad agosto del PGA Championship e al momento reduce da un inizio di stagione un pochino a singhiozzo. Con McIlroy, gli inglesi Justin Rose, Luke Donald, Ian Poulter e Lee Westwood tutti alla ricerca della loro prima vittoria in un Major. Due anche gli italiani, Matteo Manassero ritorna ad Augusta dopo che da amateur nel 2010, a soli sedici anni, era stato il più giovane giocatore nella storia del torneo a superare il taglio e con lui Francesco Molinari. Sempre dal tour europeo, per la prima volta al Masters, gli esordienti Nicolas Colsaerts, Jamie Donaldson, David Lynn, Dane Thorbjørn Olesen e Thaworn Wiratchant.

Segnatevi in rosso la data sul calendario quindi e buon Masters a tutti !

 

Nota: Nell’ immagine la famosa buca 12 “Golden Bell” (par 3), insieme alla buca 11 e alla buca 13 costituisce l’ Amen Corner.

Per approfondimenti: http://www.masters.com/index.html