AFC e dintorni

American Sport ma non solo ! Registrazione necessaria prima di poter dire la vostra.

Dal collegge con furore

Poche settimane dopo il malore che l’aveva colpito, e a sole tre giornate dal termine della stagione regolare, Gary Kubiak è stato licenziato dai Texans. Quella di Houston però, non è l’unica panchina che potrebbe accogliere un nuovo allenatore, basti pensare alle spinose situazioni di Jets, Titans e persino Dolphins, nonostante il team sia in piena corsa per i playoffs. La certezza è che tra i candidati molti saranno i nomi provenienti dal collegge football, sull’onda di una tendenza che solo quest’anno ha visto sbarcare tra i professionisti allenatori come Chip Kelly, Greg Schiano e Doug Marrone. I profili dei papabili sono molto diversi l’uno dall’altro, in un mix di solide certezze e intriganti novità. Quella di Nick Saban, ad esempio, non sarebbe certo una scelta azzardata. Coach di Alabama dal 2007, plurivincitore e pluripremiato, ha già calcato i campi professionistici sulla panchina di Miami. La brevità dell’esperienza e la costanza di rendimento al collegge, lo rende un nome sul quale molte dirigenze si fermeranno a pensare, per un ritorno auspicato da molti. Caldissima è la pista che potrebbe portare al piano superiore David Shaw. Coach di Stanford, ha ereditato il ruolo da Jim Harbaugh, per il quale è stato allenatore dell’attacco per molte stagioni. Shaw può però vantare anche nove anni in Nfl come assistente, per un curriculum tra i più interessanti dell’intero panorama del collegge football. Il nome a sorpresa potrebbe invece essere quello di Kevin Sumlin, capo allenatore di Texas A&M. Da molti accostato a Chip Kelly, per la propensione offensiva del suo gioco, potrebbe fare al caso di franchigie in cerca di una scossa profonda, ma anche pronte ad assumersi un bel rischio. A fare da traino per un suo possibile approdo in Nfl, è Johnny Manziel. Il Qb, tra i più quotati per il prossimo draft, fa gola a molti, e affiancarlo al suo mentore ne favorirebbe certamente l’ambientamento.

Calvario Gronkowski

L’infortunio che domenica ha posto fine alla stagione di Rob Gronkowski, è solo l’ultimo di una lunga serie, che ha visto il giocatore sottoporsi a cinque interventi chirurgici negli ultimi tredici mesi. Saltate le prime sei settimane di campionato, il Te aveva subito fatto sentire tutto il suo peso specifico, ricevendo oltre 100yd nel match del ritorno contro i Jets, e ricevendo un Td in quattro delle successive cinque partite. La perdita di Gronkowski costringe per l’ennesima volta Belichick a ridisegnare gli equilibri offensivi, già provati dalle frequenti assenze di altri interpreti come Amendola, Vereen, Dobson e Thompkins. L’abitudine all’emergenza è buona alleata dei Patriots, che possono già contare su soluzioni alternative di sicura affidabilità. La strada maestra pare già segnata, con un contributo sempre più massiccio del reparto corse, dove Ridley, Bolden e Vereen, si sono dimostrati valori aggiunti anche in ricezione, offrendo a Brady opzioni estremamente efficaci contro la pressione delle difese avversarie. Se la vittoria divisionale non è in discussione, diverso è il discorso per il vantaggio del campo ai playoffs, dove la concorrenza di Broncos e Bengals appare assai agguerrita. In questo senso è necessario il recupero di un talento come Kembrel Thompkins, rivelazione di inizio stagione, ed eclissatosi in coincidenza del ritorno di Gronkowski.

La dura vita degli arbitri Nfl

Le polemiche arbitrali non riguardano solo il nostro paese, e anche in Nfl, nonostante l’introduzione della moviola, non mancano gli errori e le sviste clamorose. Nella scorsa stagione fece scalpore il Td che permise a Seattle di battere Green Bay allo scadere, con tanto di replay che ne dimostrava palesemente l’irregolarità. Domenica scorsa lo sfondone si è ripetuto in occasione di Cincinnati-Indianapolis, con un Td chiaramente corto alla goal line, convalidato tra lo stupore generale. Più curioso l’episodio che ha visto protagonista l’allenatore di Pittsburgh Mike Tomlin, beccato dalle riprese televisive, mentre cerca di sgambettare un avversario lanciato in endzone. Sul campo la cosa è passata inosservata, venendo punita dal commissioner in seguito. Per questi e altri casi, Roger Goodell ha annunciato una revisione della moviola, con l’indicazione di una centralizzazione delle immagini, nella speranza di togliere, quanto più possibile, margine d’interpretazione ai capo arbitri.