Cleveland Browns: torneranno mai i tempi di Bernie Kosar?

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I Cleveland Browns sono stati la prima franchigia, terminata la stagione regolare, a licenziare non senza sorpresa da parte dei tifosi, degli osservatori e dei giocatori stessi, il proprio HC, al primo anno nel ruolo, il promettente ex OC dei Carolina Panthers, Rob Chudzinski.

Non sono ben chiare le motivazioni che hanno portato al licenziamento di Chudzinski perché il record di quattro vittorie e dodici sconfitte pare ingeneroso nei confronti di una franchigia che, nel momento migliore della stagione ha perso per infortunio il QB Brian Hoyer, che partito come terzo nella depth chart aveva conquistato il posto da titolare con le sue prestazioni, dopo aver approfittato dell’infortunio d Brandon Weeden, scavalcando il backup Jason Campbell.

I Browns, inoltre, hanno mostrato sensibili segnali di miglioramento risultando a fine 2013 il 18°attacco della lega, addirittura l’11° sul passing game, pur alternando tre QB; la difesa è stata per yds concesse la nona dell’NFL, l’8^ nel passing game. Il WR Josh Gordon è stato il migliore della lega per yds su ricezione del 2013.

Dopo un record di tre vittorie e due sconfitte nelle prime cinque giornate, a seguito anche dell’infortunio di Hoyer, i Browns hanno raggranellato una sola vittoria in undici incontri; hanno poi tradato l’altra prima scelta del 2012, il RB Trent Richardson agli Indianapolis Colts. La responsabilità è interamente ricaduta su Chudzinski. Si vocifera inoltre che Jimmy Haslam, l’owner dei Browns, non abbia digerito le dichiarazioni scettiche del suo HC sull’opportunità di selezionare al prossimo draft il QB di Texas A&M , Johnny Manziel.

E’ pur vero che la gestione Chudzinski-Turner non è stata esente da errori, basti pensare alla gestione di Brandon Weeden, il QB draftato a 28 anni l’anno scorso dall’allora HC Pat Shurmur e prontamente “scaricato” dal nuovo coaching staff alla prima occasione (l’infortunio alla seconda di campionato), secondo le più ferree leggi dello spoiler system, secondo il quale nuovo staff, nuovo personale. La stessa partenza di Richardson, considerate le difficoltà del “running game” e la mancanza di un back up sono stati considerati al momento del licenziamento da parte di Haslam, come fatali.

La liquidazione di Chudzinski, brutale e senza appello ha fatto della panchina dei Browns una sedia da evitare. Prima l’OC dei Patriots, Josh McDaniels, poi il DC dei Cardinals Todd Bowles e a seguire Ken Whisenhunt, sbarcato ai Titans hanno rifiutato la poltrona. Adam Gase, OC dei Broncos, che avrebbe potuto aspettare l’esito del SB per dare una risposta ha dichiarato di preferire il suo lavoro a fianco di Peyton Manning piuttosto che il trasferimento in Ohio.

Pare che in lizza siano rimasti i DC dei Buffalo Bills, Mike Pettine e soprattutto quello dei Seattle Seahawks, Dan Quinn e il coordinatore degli Special Teams dei Cowboys, Ron Bisaccia. Alcune voci danno in lista per il posto anche l’ex HC dei Titans, Mike Munchak. Vero è che l’attesa potrebbe anche giovare ai Cleveland Browns. In questo senso Jimmy Haslam ha parlato di metodicità nella scelta del nuovo HC ma difronte all’accasamento dei più ambiti allenatori, Whisenhunt a Tennessee, Bill O’Brien a Houston, Jay Gruden a Washington, Mike Zimmer a Minneapolis senza contare i veterani Caldwell e Lovie Smith a Detroit e Tampa, le perplessità aumentano.

Non bastano le promesse di un draft a scacciare i fantasmi di un’altra stagione negativa. I Browns, dopo il ritorno in NFL nel 1999, non arrivano ai Play offs dal 2002 in cui chiusero la stagione regolare con un record di 9-7 mentre l’ultima stagione con record positivo è stata il 2007, sotto la guida, in panchina di Romeo Crennel e in campo di un allora promettente Derek Anderson, che quell’anno fu selezionato per il probowl, prima di essere giubilato prima a Cleveland e poi ad Arizona. Ora fa il back up di Cam Newton a Carolina.

Dopo aver bruciato le carriere di Romeo Crennel, Eric Mangini, Pat Shurmur e Rob Chudzinski e senza contare il fallimento anche del grandissimo ex HC di Packers e Seahawks, Mike Holmgren, dimessosi o meglio dimesso dalla carica di Presidente della squadra dopo l’arrivo della Famiglia Haslam, i Browns sono sul mercato alla ricerca di un nuovo HC, sotto l’egida del GM Mike Lombardi, negli ultimi anni più noto come opinionista NFL che per il suo scouting.

Non si pretendeva l’immobilismo degli Oakland Raiders o dei Dallas Cowboys che, di fronte entrambe e in diverso modo a una stagione deludente hanno deciso di mantenere intatto il coaching staff ma almeno un po’ di coerenza e progettualità nella gestione della cosa “Browns”.

Sono lontani i tempi del grande QB Bernie Kosar e, vedere una franchigia storica come i Browns ridotta a eterna comprimaria, non solo dell’AFC ma dell’intera NFL, fa male a tutti gli appassionati di questo bellissimo sport.