Il caso McDaniels

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Josh McDaniels. Attorno a questo nome in questi giorni si è scatenato un putiferio e un mix di emozioni contrastanti: gioia, stupore, rabbia. Ma chi è in realtà? E cosa ha combinato di così incredibile per catalizzare a sé tutta questa attenzione?

Josh McDaniels, classe 1976 ed ex WR della John Carroll University, fu aggregato al coaching staff dei New England Patriots nel 2001 come assistente al personale per poi passare nel biennio 2002 – 2003 a svolgere il compito di assistente del Defensive Coordinator. Nel 2004 fu promosso alla qualifica di QB coach e dal 2005 si occupò anche delle chiamate offensive diventando però ufficialmente l’Offensive Coordinator della squadra solo nella stagione 2006. Nel 2007, con McDaniels alla sua guida, l’attacco di New England mise a segno il record di TD, 75 (67 dell’attacco, 50 su passaggio, 17 su corsa) e di punti, 589.

Nel Gennaio 2009 decise di accettare la proposta dei Denver Broncos e rimpiazzò Mike Shanahan come Head Coach. Terminò la stagione con un record di 8-8, non raggiunse i play off e i suoi pessimi rapporti con Brandon Marshall furono alla base della cessione del giocatore ai Miami Dolphins.

Nel 2010 fu coinvolto nel cosiddetto “Videotaping Scandal”; si scoprì infatti che Steve Scarnecchia (direttore dei video del team) filmò di nascosto i San Francisco 49ers durante un allenamento svoltosi qualche giorno prima della partita tra le due squadre a Londra. Sebbene sia le indagini della NFL che quelle interne dei Broncos dimostrassero l’assoluta incolpevolezza di McDaniels e anzi, fecero addirittura emergere il suo rifiuto a visionare questo video, sia lui sia la squadra furono multati di $ 50.000 per la mancata comunicazione alle autorità di questo comportamento irregolare di Scarnecchia. Secondo il Denver Post fu proprio questa mancata denuncia, considerato errore imperdonabile dal team, a causare il suo licenziamento (oltre, probabilmente, a un record fino ad allora di 3-9).

Nel 2011 fu assunto come Offensive Coordinator ai Saint Luis Rams, esperienza breve che terminò lo stesso anno con il ritorno di McDaniels ai Patriots come Offensive Coordinator, incarico rivestito anche nella stagione appena trascorsa.

Nonostante il licenziamento in quel di Denver, alla guida dell’attacco dei Patriots, ha fatto vedere cose davvero egregie ed oltre ad essere stato presente nel coaching staff in tutte e cinque le vittorie di New England al Super Bowl, ha saputo costruire anche una grande collaborazione ed una grande relazione professionale con Tom Brady (nonostante lo screzio in diretta di questa stagione tra i due) e con tutte le variabili del suo attacco.

Durante la stagione appena trascorsa, con tanti team in cerca di Head Coach, Josh McDaniels è subito diventato uno dei target più appetibili per molte franchigie; è per questo che gli Indianapolis Colts, dopo aver licenziato Pagano, non hanno perso tempo e si sono mossi con rapidità cercando di accaparrarselo come HC. Dopo aver fatto diversi incontri conoscitivi durante i play off, l’accordo tra i due sembrava essere stato raggiunto, tanto che i Colts avevano addirittura iniziato a ingaggiare il coaching staff in base alle caratteristiche richieste dall’OC dei Patriots. La scorsa settimana gli Indianapolis Colts, sebbene non ci fosse ancora il contratto firmato, decidono di annunciare al mondo di aver assunto come Head Coach Josh McDaniels, fissando anche la data della conferenza stampa di presentazione. Ma è qui che succede qualcosa di impensabile… Dopo un colloquio, avvenuto a poche ore dall’annuncio, con Bill Belichick e Robert Kraft durante il quale veniva rinegoziato il suo contratto, Josh McDaniels annuncia di voler restare a Boston.

Con l’ufficialità di questa notizia, sui social network, scoppia il caos più assoluto; sono in molti a commentare la sua scelta, c’è chi gli da dello stupido, chi lo critica aspramente, chi resta sbalordito dalla sua scelta, chi addirittura critica Belichick e Kraft accusandoli di aver agito in maniera scorretta per tenersi in casa, dopo la partenza del DC Patricia, almeno l’OC. Tutti iniziano a farsi domande che al momento sembrano non avere ancora una risposta.

La prima motivazione circolata sui media relativamente alla sua decisione di restare a Boston è stata quella legata al mantenimento della stabilità della famiglia, sembra infatti che la moglie abbia espresso fin da subito il suo malcontento per il possibile trasferimento ad Indianapolis.

La seconda motivazione emersa invece è di tutt’altro genere, molti infatti hanno fatto presente come lo sgarbo del “Deflategate” abbia ferito particolarmente il presidente Kraft, il quale avrebbe voluto rendere pan per focaccia ai Colts mandando all’aria i loro piani per l’insediamento del nuovo Head Coach.

Terza probabile motivazione, secondo me la più realistica, è quella legata alle indiscrezioni sul fatto che, durante l’incontro con i vertici dei Patriots, sia stato promesso a McDaniels un posto da Head Coach non appena quello che lui stesso chiama il suo “maestro” deciderà di ritirarsi.

Nel frattempo il GM dei Colts, Chris Ballard, durante la conferenza stampa che doveva servire a presentare ufficialmente il nuovo Head Coach, ha spiegato di aver ricevuto il rifiuto dell’OC dei Patriots nonostante il suo agente (tra l’altro lo stesso di Ballard) avesse dato la sua parola sull’imminente firma del contratto. Al termine della conferenza stampa il GM ha dichiarato inoltre che dopo questo avvenimento la rivalità con la franchigia di New England è tornata alle stelle (dichiarazione interessante in vista anche della prossima stagione). A seguito di tale conferenza stampa l’agente di McDaniels ha deciso di interrompere la collaborazione col suo cliente affermando che la scelta di restare a Boston è da considerarsi la peggiore che il suo assistito (o meglio ex assistito) potesse prendere.

Al momento McDaniels non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, anche se da un colloquio di quest’ultimo con un inviato del Boston Herald, sembra aver categoricamente smentito di aver avuto promesse relative alla futura carica di HC ai Patriots; vero è che, se anche fosse così, con la sua decisione Josh ha deciso di legarsi definitivamente a questa franchigia.

In tutta questa faccenda sono i tifosi dei Patriots a cantare vittoria, infatti se fino a un paio di settimane fa intasavano forum e social network con insulti diretti al “traditore” pronto a lasciare Boston per guidare la storica franchigia “nemica”, ora ne cantano le lodi ringraziandolo per aver dato loro un motivo in più per gioire delle disgrazie dei Colts.

Mirko “Belegurth” Paris