Quesne vince il 70° Open d’Italia a Torino.

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Il 70° Open d’Italia Lindt giocato al Circolo Golf Torino è stato sicuramente una delle edizioni più seguite a livello di pubblico presente sul campo e di aspettative per la vittoria finale. Dopo tre giri, con un gruppetto di ben 17 giocatori racchiusi in 4 colpi e la presenza di Francesco Molinari e Matteo Manassero tra di questi, tutti si aspettavano e pregustavano l’ emozione di vedere un italiano sul gradino più alto del podio. Invece non è andata così e come già accaduto altre volte nella storia del golf ecco il nome che nessuno si aspetta, quello del francese Julien Quesne.

Quesne non è uno sconosciuto, il tretatrenne francese ha già vinto sull’ European Tour lo scorso anno all’ Open de Andalucía, ma sinceramente nessuno pensava alla vigilia di domenica che bastasse uno score di 12 sotto il par per chiudere in testa alla classifica. Il suo giro è stato davvero grandioso. Partito a -7 con un pesante doppio bogey alla difficile buca 2 è poi risalito grazie a 7 birdies fino alla vetta, chiudendo il suo ultimo giro in 67 colpi con un totale di 276 (70-68-71-67) .

Chi invece era partito in testa, si è subito trovato in difficoltà su di un percorso facile solo all’ apparenza e che invece si è rivelato ricco di insidie. La difficoltà di controllare i ribalzi su dei fairways induriti nell’ arco della giornata, i green veloci e le pendenze nascoste, hanno messo i bastoni tra le ruote ai favoriti, che hanno faticato a chiudere il percorso nei colpi regolamentari. L’ australiano Frasier, leader dopo le prime 54 buche, ha girato in 74 colpi, il super favorito Nicolas Colsaerts, in stretto par (72) rimanendo con un punteggio finale di – 1o.

Non è andata meglio ai nostri big Molinari e Manassero.

Francesco è riuscito a salvare il suo score nella prima metà di percorso, dopo due bogey alla buca 2 e alla 5, ha imbucando dal bunker un fantastico birdie alla 8, subito seguito da un altro birdie alla 9, salvo poi rovinare il suo giro sulle seconde nove buche con un bogey alla 10 e un pesantissimo doppio bogey al par 3 della buca 16, per lui un 16° posto finale (68-67-71-75).

Manassero invece è apparso subito fuori ritmo, uscito quasi subito dalle posizioni di testa, ha terminato il suo giro in 76 colpi al 42esimo posto finale (70-70-69-76).

Nota di merito invece al bravissimo e giovanissimo Renato Paratore, dilettante di 16 anni, che ha chiuso con uno totale di -4 (72-66-71-75) un fantastico torneo.