Super Bowl Preview

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Era il 4 Febbraio 2007, quando Peyton Manning e i suoi Colts, sconfissero in finale i Chicago Bears. Anche allora si scontravano due squadre dalle opposte filosofie, la terribile macchina offensiva dei Colts e la furente difesa di Urlacher e soci. Il match si rivelò in realtà piuttosto deludente, e a fare la differenza furono le palle recuperate dalla difesa di Indianapolis. Sette anni dopo Manning prova a conquistare il suo secondo titolo, ma Seattle promette di essere un osso ben più duro da masticare.

Scontro di filosofie

Un dato su tutti spiega come siano stati costruiti in modo diametralmente opposto i due roster. Da un lato i Broncos hanno speso oltre il 12% del cap per il loro Qb, cucendogli addosso l’intera squadra e chiedendogli di trascinare la franchigia al titolo in un arco di tempo limitato. Dall’altra parte Seattle ne destina meno dell’1% per l’ingaggio di Russel Wilson, nella convinzione che il Qb, per quanto importante, debba essere, prima che decisivo, funzionale. Altra differenza strutturale è la voce ricevitori. Demaryus Thomas, Eric Decker, Wes Welker e Julius Thomas rappresentano una fonte inesauribile di ispirazione per Manning, ai quali vanno aggiunte le mani educate di Knowshon Moreno.

Per Wilson, l’unica opzione che ha mantenuto una certa costanza in stagione, è stata quella di Golden Tate, peraltro lontano dalle mille yard in stagione, e fermo a quota 5 Td ricevuti. Prezioso quindi il recupero di Harvin, così come l’istinto innato per il big play di Baldwin, per un attacco aereo che stenta però ad assumere i contorni della continuità. L’incidenza delle difese, è l’altra grande differenza che balza all’occhio tra le due compagini. In piena sinergia con un attacco tutt’altro che spettacolare, ma poco falloso ed estremamente concreto in red zone, la difesa dei Seahawks assume un ruolo decisivo. Con un bilancio di più 20 alla voce turnover, condito da 28 intercetti, 44 sack e 18 fumble forzati, Sherman e compagni sono il vero cuore del progetto tecnico di Carrol. Dall’altra parte, ai difensori di Denver, tanto più dopo la perdita di Von Miller, viene chiesto di saper inceppare, anche temporaneamente, l’attacco avversario, consci che a decidere la partita saranno comunque Manning e gli altri.

Chiavi del match

Il confronto tra il gioco aereo di Denver e le secondarie di Seattle, è il motivo dominante di qualsiasi analisi tecnica in circolazione, ed è innegabile che il saldo delle palle perse sarà la prima voce da valutare. Non meno atteso però, sarà il confronto tra Marshawn Lynch e la difesa dei Broncos. Limitare il gioco di terra dei Seahawks, sarà il primo comandamento per gli uomini di Fox, forti dell’ottima prova contro i Rb di New England, ma consapevoli che la fisicità di Lynch potrebbe presentare il conto nella seconda metà di gara. Riuscire in questo compito, costringerebbe Wilson a prendersi più responsabilità, con un’inevitabile zavorra sulle spalle di un giocatore al secondo anno.

Proprio l’aspetto psicologico potrebbe assumere significati rilevanti. Da un lato gli scheletri nell’armadio di Manning, spesso tradito dalla tensione in occasioni similari, dall’altro un team ancora senza titoli e proveniente da un Championship selvaggio, che potrebbe aver prosciugato molte energie nervose. Capitolo a parte è la situazione meteo. Il primo Super Bowl disputato a New York, coincide con uno degli inverni più gelidi della storia. Il timore era addirittura quello di dover anticipare la partita di qualche ora, ma a quanto pare gli scenari peggiori dovrebbero essere scongiurati.

Il pronostico

Al termine della stagione regolare, era opinione comune che chiunque avesse prevalso in Nfc, sarebbe stato automaticamente designato come naturale favorito per il Super Bowl. La mediocrità mostrata dall’Afc non lasciava, infatti, intendere scenari diversi. Ma l’autorevolezza mostrata dai Broncos, e in particolare la facile affermazione sui Patriots, ha fatto ricredere molti analisti.

A questo va aggiunta la mancanza di precedenti nelle ultime due stagioni, con l’unico debole appiglio di una gara di preseason dominata dai Seahawks. Al netto di queste considerazioni, il pronostico, per quanto serrato, vede prevalere Seattle. Nonostante la buona prova contro New England, per la difesa di Denver sarà difficile trovare i giusti adattamenti per limitare la mobilità di Wilson, che rispetto alle ultime settimane, dovrebbe vedere aumentare le proprie responsabilità.

I Broncos d’altro canto, poco abituati alla lotta punto a punto, potrebbero essere trascinati in un match dagli alti contenuti fisici e agonistici, nel quale Seattle notoriamente sguazza. Infine, è difficile immaginare che Manning possa vivere un’altra serata da intoccato, in una combinazione di pressione e stress, che potrebbe portarlo a incappare nelle fauci delle secondarie nemiche.