Houston Texans: Tracollo o Rinascita?

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*Scritto da Stefano Aliquò

Gli Houston Texans si ritrovano per il secondo anno di seguito (record di franchigia) ai playoff vincendo l’AFC South destando però non poche preoccupazioni in tutti (forse pochi) i fan.

Partiti in gran spolvero, con un gioco che da tempo non si vedeva nell’NFL e con una difesa (J.J. Watt su tutti) capace di dominare la maggior parte degli attacchi avversari, la squadra ha iniziato a incrinare la propria corsa al primo Superbowl, perdendo ben tre partite nelle ultime quattro gare, terminando così la stagione con un pur sempre positivo 12-4. Calo fisico? Mentale? L’infortunio di B. Cushing? La serie d’infortuni che ha snaturato la difesa? La mancanza di leadership dell’HC Kubiak?

Probabilmente tutte queste ragioni spiegano il tracollo dei Texans nel finale di stagione e vedono il team di Houston nella prossima Wild card più nel ruolo di vittima che di carnefice.

Sicuramente l’infortunio del MLB Cushing ha reso la difesa meno solida contro le corse e i vari backup che si sono alternati a causa degli infortuni non sempre sono stati all’altezza. Poi c’è da considerare un calo fisico e mentale, non supportato in maniera adeguata dal coaching staff, Kubiak in primis. Dopo l’infortunio di Cushing e la prima pesante sconfitta contro i Packers, i Texans si sono ridimensionati e dalla week 10, la partita vinta 13-6 contro i Chicago (due grandi difese a confronto) tutto è diventato più difficile, compreso il gioco, molto meno convincente fino a sfociare nelle tre pessime sconfitte citate in precedenza.

E’ vero anche che, soprattutto in attacco hanno trovato spazio i WR Jean, Martin e Posey (soprattutto sui lanci profondi considerandone le qualità atletiche) e sulle corse molto più l’HB Forsett che il backup Tate.

Alla wild card i Texans affrontano una squadra, i Bengals, proprio come nella scorsa post season, che al contrario arriva ai playoff con un parziale di 7-1 nelle ultime 8 giornate.

Dalla loro i Texans possono vantare su statistiche soprattutto offensive degne di un occhio di riguardo: 8°attacco come media punti segnati (26 a partita), 7° per media di yards realizzate (372.1), 11° per media di pass yards realizzate 239,4) e 8° per media di yards realizzate sulle corse (132,7).

Anche quest’anno i texani hanno registrato l’apporto decisivo di Arian Foster (15 TD per lui) e pur rimanendo un attacco che predilige anche in red zone utilizzare il gioco di corse più che il passing game, il reparto WR offre sempre qualità con A. Johnson, quest’anno in grande spolvero dopo l’infortunio dell’anno passato, capace di realizzare più di 1500 yard e 6 TD e il TE Daniels anche quest’anno protagonista.

Nelle ultime partite il gioco d’attacco dei Texans è sicuramente calato a causa delle prestazioni insufficienti della linea offensiva che ha concesso molti buchi, rendendo davvero difficile il lavoro di Schaub. Jones il rookie backup del centro Myers si è ben comportato come guardia, anche se l’inesperienza s’è fatta sentire mentre chi non ha reso è stato il RT Derek Newton, vero anello debole del reparto. Troppo spesso da lui sono passati i difensori avversari e sicuramente questo sarà un ruolo chiave da ricoprire l’anno prossimo.

La difesa dominata da J.J. Watt, che ha chiuso la RS come best defensive player del mese di dicembre ha, come già detto, risentito dell’assenza di Cushing. Gli infortuni poi hanno accentuato il crollo fisico e psicologico del reparto. Anche l’OLB Barwin quest’anno è sembrato molto sottotono.

Le secondarie composte dai CB Jackson, Harris e McCain e dalle safety Manning e Quin pur essendo di buon livello hanno nel finale di stagione commesso troppi errori e la statistica ne è testimone. Se i Texans figurano, infatti, al 7° posto per yds concesse su corsa, si ritrovano al 16° posto di media sui passaggi.

Un’ultima breve analisi va fatta anche sugli special teams che in pre-season avevano ben figurato con un ottimo Holliday nel ruolo di kick returner. Il taglio di Holliday alla terza giornata, ritenuto poco efficace, ha portato il rookie Martin nello special team senza alcun risultato positivo.

Sabato alla wild card i Bengals saranno pronti e la strada verso New Orleans è probabilmente ancora più dura dell’anno scorso vista l’agguerrita concorrenza (Broncos, Ravens, Patriots, Colts etc.).

I Texans dovranno ritrovare la voglia di vincere e sperare che Wade Phillips riesca a risistemare la difesa in chiave playoffs.

Il tempo che ci separa dalla WC è poco e citando la frase di A. Johnson “non c’è tempo di dire che abbiamo sbagliato, scusarci o arrabbiarci, bisogna scendere in campo e vincere”.