LONDON 2013: NFL IS BACK!!

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Dopo sette anni di NFL a Londra, la prima delle due partite della stagione 2013, giocata per la prima volta a settembre, segna la svolta nel tentativo di espansione del Football Americano in Europa. Con il quasi tutto esaurito al Wembley Stadium, con una folta rappresentanza non solo di americani ma di appassionati provenienti da tutta Europa, la festa NFL a Londra è iniziata il sabato pomeriggio con la presenza di almeno mezzo milione di persone che hanno invaso pacificamente le arterie commerciali del Centro tra Regent Street e Oxford Circus. Una massa indistinta di jersey di tutte le trentadue squadre della più importante lega di football americano si è riunita per abbracciare le stelle di ieri e di oggi appartenenti ai Minnesota Vikings e ai Pittsburgh Steelers.

Non è stato difficile riconoscere tra i tanti supporters le voci dei molti italiani portatisi a Londra per respirare almeno per un weekend l’aria NFL.

Londra, come nel passato, in cui aveva riservato Trafalgar Square al circus NFL, si è dimostrata ancora una volta all’altezza. Nondimeno la presenza italiana è stata corposa tanto da sorprendere gli stessi americani presenti per l’evento, abituati a conoscerci come appassionati di Soccer.

I Minnesota Vikings e i Pittsburgh Steelers si presentavano all’incontro con un record (0-3) molto al di sotto le attese d’inizio stagione. La gara, però, è stata la più bella delle “International series”.” In uno stadio, a maggioranza, favorevole ai Vikings, si contrapponevano le “terrible towels” dei sostenitori degli Steelers rendendo Wembley una bomboniera giallo viola. In un clima gradevole, non sfiorato né dalla pioggia né dal vento il backup del QB Christian Ponder, Matt Cassell, coadiuvato dai ricevitori Simpson e Jennings e dal grandissimo RB Adrian Peterson, portava i suoi fino a un vantaggio di diciassette punti alla fine del terzo quarto. Dall’altra parte l’attacco degli Steelers guidato da “Big Ben” Roethlisberger non era da meno. I ricevitori Sanders, Brown e Cotchery e il TE Miller tenevano vive le speranze della squadra di Pittsburgh. Positivi i “quasi”esordi dei rookies Wheaton e del RB Bell, non altrettanto la prova della difesa che, a parte Polamalu, si faceva cogliere impreparata sia nel passing game sia nel gioco di corse e con una “pass rush” inconsistente.

I Vikings, come già accaduto nelle tre partite precedenti, non chiudevano la partita, calavano in difesa, permettendo la rimonta della squadra della Pennsylvania. Con diciannove secondi sul cronometro però BB subiva il sack decisivo su un terzo down, a sole 7 yds dall’area di EZ, regalando il fumble che chiudeva l’incontro e dava alla squadra di Minneapolis la prima vittoria con il risultato finale di 34-27.

E’stato un piacere vedere dal vivo grandi campioni come Peterson, Jennings, Allen da una parte e Big Ben e Polamalu dall’altra solo per citare quelli più famosi. Gli Steelers non partivano con un record di 0-4 dal 1968 ma almeno per chi scrive è improbabile che da qui alla fine del campionato non vincano neanche un incontro. Da quanto visto, nonostante gli enormi dubbi che provengono dalle prestazioni della difesa, con particolare riguardo ai LB, la squadra di Pittsburgh almeno offensivamente parlando pare in ripresa soprattutto nel gioco di corse con un Bell quanto meno promettente.

La cornice di pubblico e l’accoglienza calorosa dei quasi 90000 spettatori di Wembley rafforzano le speranze della NFL di ripetere il successo in occasione del secondo incontro, di fine ottobre, tra 49 ers e Jaguars, nonostante l’appeal inferiore. Si alimentano così le aspirazioni degli appassionati europei di vedere sempre più NFL in Europa, rafforzate dalle voci di svolgimento di tre incontri NFL di regular season a Londra, e della possibile richiesta di disputare il Superbowl al Wembley Stadium. Fantascienza probabilmente ma ogni tanto è bello poter sognare!