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Case Keenum: una luce in fondo al tunnel?

Non sono molte le buone notizie da registrare nella stagione di Houston, costellata da un’incredibile sequela di infortuni, oltre che da un’imprevedibile involuzione tecnica. Fino a poche settimane fa si sarebbe potuto parlare di un anno perso, ma oggi, dopo l’esplosione di Case Keenum al cospetto dei Colts, una fiammella di speranza sembra essersi accesa. Keenum fu snobbato nel Draft dello scorso anno, e approdò da undrafted ai Texans, dopo aver stabilito molti record nell’esperienza di collegge nell’università poco quotata di Houston. Dopo un anno passato a imparare, si è fatto trovare pronto in occasione della sesta giornata di campionato, in seguito all’ennesimo infortunio di Matt Schaub. L’immediato impatto positivo, e soprattutto l’incredibile feeling trovato con Andre Johnson, ne hanno fatto salire le quotazioni.

In due apparizioni ha saputo superare le 600yd di lancio, restituendo il sorriso ad un reparto ricevitori caduto in una profonda, quanto inspiegabile, crisi d’identità. La fiducia che Kubiak ha voluto accordare a Keenum, assume un valore particolare se si considera il recupero fisico ormai completo di Schaub, relegato a questo punto in panchina, per meri motivi tecnici. Proprio attorno al veterano, è facile a questo punto prevedere una profonda riflessione da parte della dirigenza. Non più tardi del settembre 2012, gli venne infatti accordato un rinnovo contrattuale quadriennale, per la modica somma di 64milioni di dollari. 22 dei 24milioni garantiti dal nuovo contratto, si concentrano però nella stagione in corso, rendendone così il taglio a fine stagione, uno scenario tutt’altro che improbabile.

Una settimana difficile

Quella trascorsa è stata una settimana decisamente poco fortunata per l’Nfl, dove al gioco si sono sovrapposti spiacevoli episodi di cronaca. Sono stati addirittura due i capo-allenatori colpiti da gravi malori. John Fox, allenatore degli ambiziosi Broncos, è stato colto da infarto, mentre giocava a golf e sarà sottoposto nei prossimi giorni a un intervento chirurgico. Si ipotizza un’assenza attorno ai due mesi, con un possibile ritorno per i playoffs, con la momentanea promozione di Jack Del Rio, di nuovo head coach dopo l’esperienza ai Jaguars. Tanta paura anche per Gary Kubiak, che durante l’intervallo dell’incontro tra i suoi Texans e i Colts, è stato vittima di un’ischemia.

Anche in questo caso il decorso pare essere benigno e presto Kubiak dovrebbe essere dimesso, ma sul suo futuro sulla panchina di Houston resta un grande punto interrogativo, dettato, oltre che dai problemi fisici, anche dalle vicissitudini tecniche della franchigia. A traghettare il team nelle prossime settimane sarà Wade Phillips, altro allenatore della difesa, che torna, seppure ad interim, a rivestire il ruolo più importante su una panchina Nfl.

Vicende di tutt’altro tenore, ma non meno inquietanti, hanno scosso gli spogliatoi di Jaguars e Dolphins. La travagliata stagione dei Jaguars si tinge di giallo con il ban a tempo indeterminato di Justin Blackmon, pescato ancora una volta nell’abuso di sostanze illecite. Il sospetto è che il forte ricevitore sia ricaduto nell’abuso di alcool, tanto che sarebbe già stato indirizzato in una struttura di riabilitazione. La dirigenza di Jacksonville si è detta fiduciosa nel poter riabbracciare Blackmon per la stagione 2014, ma sono molti a ritenerla una scommessa persa in partenza, considerando che già a inizio stagione, aveva dovuto scontare quattro gare di sospensione per motivi analoghi. Chi invece ha con ogni probabilità chiuso col football è Richie Incognito, guardia di Miami.

Incognito è stato sospeso dai Dolphins in seguito alle dichiarazioni di Jonathan Martin, che ha accusato l’ex-compagno di squadra di un lungo, quanto deplorevole, mobbing a sfondo razziale. La denuncia, con tanto di frasi esplicite, è rimbalzata su tutti i media nazionali, e considerando i precedenti eccessi caratteriali di Incognito, è difficile immaginare che l’Nfl possa accettare un suo reintegro.